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Riapertura dell’area di Malga Costa di Arte Sella

Domenica 2 dicembre incontro in Val di Sella dopo gli eventi dello scorso 29 ottobre

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Giuliano Mauri, Cattedrale vegetale, Copyright Arte Sella, foto Giacomo Bianchi.
 
A seguito degli eventi che si sono abbattuti sulla Val di Sella e sul Trentino il 29 ottobre 2018, grazie al sostegno giunto da istituzioni, artisti, aziende e privati cittadini, Arte Sella ha lavorato alacremente alla ricostruzione dell’Area di Malga Costa e della Cattedrale Vegetale.
A distanza di un mese, nonostante il grande sforzo ancora da sostenere, l’area torna ad accogliere i visitatori dalle 10 alle 17: con l’occasione, Arte Sella invita tutti ad un incontro informale presso Malga Costa, domenica 2 dicembre 2018 alle ore 15:00, che vuole essere un momento di condivisione e di ringraziamento per l’aiuto ricevuto in questo momento così peculiare, nonché di riflessione sulle prospettive generative future di Arte Sella.
Saranno presenti il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti, il Presidente della Comunità di Valle Valsugana e Tesino Attilio Pedenzini ed il Vicesindaco reggente di Borgo Valsugana Enrico Galvan.
Per più di trent’anni Arte Sella è stata sinonimo di arte nella natura, un laboratorio creativo unico in Italia e nel mondo, dove l’arte ha tessuto un dialogo continuo con la natura sorprendente della Val di Sella in Valsugana.
 
Centinaia di artisti internazionali si sono avvicendati nel corso del tempo, invitati ad interpretare la natura del luogo ed a restituire, tramite uno sguardo originale ed ispirato, opere d’arte.
Le opere realizzate da questi artisti si caratterizzano, oltre che per la capacità di conservare una propria riconoscibile ma non estranea fisionomia, per una diversa disposizione rispetto al tempo, che non è più quello rettilineo e senza decrementi, convenzionale della storia dell’arte, bensì quello, vitalmente deperibile, delle stagioni e delle mutazioni naturali, sosteneva Vittorio Fagone nel 2009.
Alle tradizionali tre dimensione della scultura, con l’arte nella natura, il tempo ha regalato una quarta dimensione all’arte: tempo dell’attesa e dell’ascolto prima, tempo della trasformazione poi.
Le scelte quotidiane di Arte Sella nel suo lungo percorso di crescita e mutamento sono state determinate proprio dalla capacità di saper assecondare la risonanza che ogni opera ha stabilito con lo scorrere del tempo, come attraverso lo sguardo del genitore che vede crescere e trasformarsi sotto i propri occhi un figlio.
 
Il 29 ottobre 2018 è avvenuta un’accelerazione improvvisa di questo processo naturale: la forza inaudita della natura, né buona né cattiva, ha compresso il tempo: il bosco alle pendici sud del monte Armentera, nel quale si insinuava armoniosamente il percorso ArteNatura, è stato abbattuto in pochi attimi dal vento, così come il giardino di Villa Strobele, che, dopo aver ospitato le prime edizioni di Arte Sella, dal 2017 era diventato uno spazio espositivo unico, dedicato al mondo dell’architettura internazionale.
Arte Sella, assieme agli abitanti della Val di Sella, rimane esterrefatta e senza parole.
Quella che per anni è stata una crescita graduale e progressiva, determinata da una simbiosi uomo-natura intrinseca al fare Arte Sella, ha lasciato spazio ad una modifica dolorosa di un’intera valle e, con essa, di un futuro che era già, parzialmente, immaginato e comprensibile.
Nonostante i segni di questo evento, visibili nella loro forza, ed il dolore nell’osservare la distruzione di anni di lavoro, una consapevolezza si è fatta strada lentamente: l’arte, più di ogni altra cosa, ha avuto nel corso della storia la forza di rigenerare le ferite, di diventare motore silenzioso di cambiamenti.
 
In un momento in cui un evento di tali dimensioni – non solo la Val di Sella, ma tutto l’arco alpino è stato flagellato dalla forza della pioggia e del vento - impone che la riflessione sulla coesistenza tra uomo e natura sia affrontata con un’urgenza senza precedenti, l’arte può e deve continuare ad esplorare strade inedite, nuove possibilità di coesistenza dell’uomo nella natura di cui è parte integrante.
Opere quali Trabucco di Montagna di Arne Quinze e Terzo Paradiso / La trincea della pace di Michelangelo Pistoletto, realizzate ad Arte Sella nel 2017, appaiono oggi, ancora di più, un monito potente che gli artisti hanno offerto e continuano ad offrire rispetto alla questione ecologica.
A partire dai primi giorni dopo l’evento, Arte Sella, grazie all’ aiuto giunto da istituzioni, artisti, aziende e privati cittadini ha lavorato alacremente alla ricostruzione dell’Area di Malga Costa e della Cattedrale Vegetale.
A distanza di un mese, nonostante il grande sforzo ancora da sostenere, l’area torna ad accogliere i visitatori: con l’occasione, Arte Sella invita tutti ad un incontro informale domenica 2 dicembre, presso Malga Costa, alle ore 15:00, che vuole essere un momento di condivisione e di ringraziamento per l’aiuto ricevuto in questo momento così peculiare, nonché di riflessione sulle prospettive future di Arte Sella e su come l’arte nella natura può e deve diventare un’occasione di trasformazione e rinascita.
Pur nella grande fatica, Arte Sella vuole ripartire da questa consapevolezza, dalla certezza che una forza generatrice è al lavoro e va assecondata, guidata, coltivata insieme a tutti coloro che hanno a cuore il nostro futuro.

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