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Si conclude Luci ed Ombre del legno XIII edizione

Grande successo di pubblico per la mostra trentina in giro per l’Italia

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Si conclude la XIII edizione di Luci ed Ombre del legno, la mostra di sculture che porta in giro per l’Italia l’anima in legno del Tesino, e con essa lo spirito del Trentino.
La mostra, raccontano gli organizzatori Bertacchini e Tomasetti che l’hanno seguita nel suo viaggio itinerante, ha riscosso un grande successo di pubblico nelle diverse sedi che ha visitato (se ne stimano circa 8.000 complessivi).
Il percorso, dopo essere stato inaugurato nel mese di gennaio a Trento, a Palazzo Roccabruna, ed avere toccato la Valsugana, con la sede di Borgo Valsugana, si è diretto in direzione della Romagna e dell’Emilia.
«Siamo stati ospiti in sedi tra di loro molto differenti, ma tutte importanti per affluenza e prestigio, dove la mostra si è caricata di nuova vita ogni volta. A Faenza (RA), eravamo in uno dei più importanti palazzi del centro storico, di proprietà di una artista trentina di origine, Muky; a Dozza città d’Arte (BO), nella magnifica cornice della rocca sforzesca, dove ormai siamo di casa da alcuni anni; a Fiumalbo (MO), dove la mostra si sta concludendo e dove è possibile visitarla sino metà luglio, nella sede dei Parchi Regionali dell’Emilia Centrale.»
 
Il successo della mostra al di fuori dai confini provinciali è legato al desiderio di volere conoscere una forma d’arte, quale quella della scultura in legno, non così diffusa lontano dalle Alpi, ma che emoziona per le sue suggestioni ed i suoi odori.
Il visitatore, durante la visita, può in qualche modo entrare direttamente in contatto con la Provincia di Trento ed i suoi boschi.
La mostra, infatti, esporta una forma culturale caratteristica della nostra Regione, e con essa promuove la Valsugana e l’altopiano del Tesino, caratterizzato dalla catena montuosa dei Lagorai e da ampie e verdi foreste.
In mostra sono esposti i quattro vincitori dell’ultima edizione del Simposio Luci ed Ombre, dove, ogni metà estate quasi trenta artisti di provenienza internazionale vengono invitati e, per una settimana, scolpiscono per le vie e le piazze dei quattro paesi che caratterizzano l’altopiano trentino e ai quali si è recentemente aggiunto anche l’abitato di Strigno.
 
Marta Fresneda Gutiérrez (Spagna), Jitka Kůsová-Valevská (Repubblica Ceca), Ionel Alexandrescu (Romania), Marta Zucchinali (Treviglio – BG), sono stati i protagonisti dell’edizione 2019.
A loro, come ormai tradizione l’organizzazione ha affiancato un artista «al di fuori del Simposio», selezionato tra i più rappresentativi scultori del Trentino-Alto Adige. Per questa edizione la scelta è ricaduta sul trentino Giorgio Conta.
«La mostra itinerante, sul territorio Tesino, porta risultati tangibili ed importanti, tanto è vero che dalle sedi in cui la mostra viene ospitata, l’ultima settimana di luglio, vengono organizzati puntualmente viaggi e gite da parte di chi vuole venire a visitare il Simposio di persona. Si tanno inoltre stringendo importanti sinergie che si stanno sviluppando proprio in questi giorni per rendere il Simposio sempre più importante nel panorama nazionale.»
La mostra è organizzata dal Centro di Documentazione del Lavoro sui Boschi ed è resa possibile grazie al supporto attivo della Provincia Autonoma di Trento, della Regione Trentino Alto Adige, dei Comuni di Castello Tesino, Pieve Tesino, Cinte Tesino, Bieno, Castel Ivano, dell’APT Valsugana, della Galleria d’Arte Atrebates, dei Parchi Emilia Centrali, della Fondazione Dozza città d’Arte.

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