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Le scarpe di «Camminamente» arrivano in Val di Non

Per tutta l’estate il Comune di Fondo ospiterà la prima mostra italiana sulle scarpe dei camminatori, per capire lo spirito del cammino

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Arriva in una delle più note valli alpine, a Fondo di Val di Non, l’originale mostra che dal 2016 sta «camminando» per l’Italia.
Scarpe che parlano di cammini. Cammini che raccontano storie. Scarpe «vissute» che spiegano il senso di chi intraprende un’avventura, un pellegrinaggio o scappa da una tragedia.
Camminamente è ideata dal giornalista e artista vicentino Antonio Gregolin, e promossa in Valle dall’Associazione Anaune, Amici del Cammino di Santiago, sorta un decennio fa, e dall’Amministrazione Comunale di Fondo.
 
L’inaugurazione ufficiale si terrà il prossimo 13 luglio alle 16, presso lo storico Palazzo Comunale di Fondo con la presenza dell’ospite d’onore, il camminatore a piedi nudi, il vicentino Tom Perry, conosciuto per le sue discese dai vulcani senza scarpe.
La mostra è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa da Remo Bonadiman (presidente Associazione Anaune Amici del Cammino di Santiago), Daniele Graziadei (sindaco di Fondo), Fabrizio Borzaga (assessore alla cultura della Comunità Val di Non), Lorenzo Paoli (presidente APT Val di Non), Lucia Donà (vice presidente della Cassa Rurale Novella e Alta Val di Non), Padre Giorgio (priore del Santuario di San Romedio), Chiara Endrizzi (assessore alla cultura del Comune di Fondo), Antonio Gregolin (ideatore della mostra).
 
«Mostra dal duplice fine: sviluppare l’interesse crescente attorno al nostro «Cammino Jacopeo D’Anaunia» che ha superato il suo decennio di fondazione, con migliaia di pellegrini che lo percorrono ogni anno – spiega il presidente dell’Associazione «Amici del Cammino di San Giacomo» di Fondo, Remo Bonadiman, – e culturale come catalizzatore d’interesse per i turisti che frequenteranno la Valle nei prossimi mesi estivi.»
A giustificare la presenza della mostra vi è poi la peculiarità tutta di Fondo di essere l’unico paese in Italia dove sono presenti ben cinque affreschi medievali di San Giacomo sui palazzi storici del borgo montano.
 

 
«Camminamente» si dividerà qui su due ambienti: la prima parte nelle sale espositive del Municipio, con le sezioni dedicate ai «camminatori sportivi», e la sezione delle «Scarpe della storia», dove si riassumono le vicende storiche del ’900 viste dalle scarpe.
La sezione distaccata a pochi metri dal palazzo Municipale invece, sarà quella sulle «Scarpe della fede» del variegato mondo pellegrino.
Oltre sessanta scarpe che rappresentano altrettante storie, già esposte nei luoghi più significativi d’Italia: dalla Basilica di S.Francesco di Assisi, dove Camminamente è stata ospitata nel 2017, San’Antonio di Padova e la chiesa-museo di S.Maria della Vita a Bologna nel 2018.
 
Tra le novità presentate in anteprima in Val di Non, le scarpe del camminatore Andrea Spinelli, caso unico al mondo di camminatore con il cancro. Susciteranno interesse e curiosità le scarpe fatte arrivare da Chernobyl per onorare il trentennale dal disastro nucleare, custodite in una speciale teca d’acciaio.
Nuove anche le scarpe di legno realizzate dallo scultore bellunese, Paolo Moro. «Guardando la mostra, si ha quasi la sensazione che standosene in silenzio, queste scarpe sussurrino al visitatore attento tutto quello che hanno visto e vissuto lungo i cammini: dai vulcani, ai freddi polari, alle grandi vette, come le distese di pianura» spiega l’ideatore e curatore della mostra, Antonio Gregolin.
«Non parliamo però di una raccolta feticistica, anche se ci sono i grandi nomi del cammino. Ciò che qui conta, è la storia e le idee che hanno mosso queste scarpe…»
 
A presentare idealmente la mostra le parole di due illustri rappresentanti della cultura italiana: il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura del Vaticano, e il professore di storia medievale, Franco Cardini.
«L’esclamazione del profeta Isaia (52,7) è il motto calzante della mostra Camminamente, con scarpe che hanno percorso lunghi cammini, di pellegrini o testimoni di pace e speranza», - scrive Ravasi.
Per il professore-camminatore Cardini: «Se il piede è natura, la scarpa è cultura. La scarpa non è un oggetto: è quella parte di te stesso che protegge gli organi del movimento, che li preserva, li perpetua anche quando li tortura con vesciche e ferite. Camminamente, è una mostra che, nonostante l’argomento calzante, non si può assolutamente dire che sia fatta coi piedi!»
 
Durante tutto il periodo di apertura (gratuita) della mostra, da luglio ad ottobre, ci saranno anche incontri culturali con grandi camminatori. Incontri pubblici che richiameranno a Fondo i nomi più altisonanti del «cammino»: da Tom Perry, Andrea Spinelli, a Emma Morosini, 94 anni, la più longeva pellegrina del mondo con oltre 40mila chilometri percorsi per fede.
Un artistico concerto-evento fissato per domenica 3 agosto racconterà «il cammino in musica» con il Corpo Bandistico del Comune di Fondo. Coinvolte a settembre anche le scuole.
Per il primo cittadino di Fondo, Daniele Graziadei: «L’occasione di ospitare una mostra tanto significativa ed unica, arricchirà l’offerta turistica valligiana, offrendo un’opportunità culturale sul mondo dei camminatori, che trova sempre più aderenti in tutte le regioni italiane. Attività green, che rappresenta il turismo sostenibile del nostro presente e futuro».

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