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Al Giardino del MUSE va in scena «Inferno»,

Si tratta di un classico del film muto sonorizzato dal vivo da Edison Studio – L’evento è un omaggio a Dante Alighieri

All’interno di «MUSE di mezza estate», il calendario di appuntamenti ideato dal MUSE – Museo delle Scienze per festeggiare il suo settimo compleanno, il Centro Servizi Culturali S. Chiara partecipa a tale iniziativa inserendo un evento dedicato a Dante Alighieri, di cui nel 2021, - a proposito di ricorrenze -, cadrà il 700° anniversario della sua morte.
Era il 1321 quando il Sommo Poeta, all’età di cinquantasei anni, morì a Ravenna dopo aver contratto la malaria, lasciando all’umanità opere divenute autentici capolavori della letteratura mondiale.
Tra queste va senz’altro ricordata «La Divina Commedia», forse il suo lavoro più celebre.
A distanza di settecento anni, il Centro S. Chiara ha quindi voluto anticipare tale ricorrenza, omaggiando il padre della lingua italiana con uno spettacolo di grande qualità, capace di coniugare cinema, musica e letteratura.
Sabato 25 luglio, a partire dalle ore 22.30 circa (l’evento farà seguito al talk scientifico «Comunicare la pandemia. Scenari attuali e futuri possibili», previsto per le ore 21.15), all’interno del Giardino del MUSE verrà proiettato «Inferno», film muto del 1911 di Francesco Bertolini e Adolfo Padovan, adattamento della prima cantica de «La Divina Commedia» di Dante, con scene ispirate alle illustrazioni di Gustav Doré (1832-1883).
 
Restaurata nel 2007 dalla Cineteca di Bologna, la pellicola verrà musicata dal vivo dal centro di produzione Edison Studio, che torna in Trentino dopo aver preso parte nel recente passato a due stagioni di Musica Macchina – rassegna organizzata dal Centro S. Chiara -, con altrettante sonorizzazioni di film muti («Das Cabinet des Dr. Caligari» nel 2017 e «La corazzata Potëmkin» nel 2018).
Edison Studio, per mano dei suoi compositori Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi e Alessandro Cipriani, riprende l’antica tradizione del film muto con accompagnamento dal vivo in un’originale composizione di suoni vocali, meccanici, mutuati dalla natura e dalla storia della musica, orchestrati e trasformati dal vivo con gli strumenti delle nuove tecnologie.
La colonna sonora di «Inferno» proietta così lo spettatore in una dimensione onirica e a tratti ironica, grazie ad un continuo «cortocircuito» fra voci reinventate, paesaggi acustici surreali, suoni d’ambiente che avvolgono lo spazio ben oltre le possibilità del cinema tradizionale.
La colonna sonora «ideale» per quello che viene ritenuto il film più visionario del cinema muto italiano: il volteggiare aereo dei Lussuriosi, i racconti in forma di flashback di Paolo e Francesca e del Conte Ugolino; Pluto, Cerbero, Caronte che traghetta le anime oltre il fiume Acheronte, orde di demoni-pipistrello, le tre teste divoratrici di anime del gigantesco Lucifero.
 
Questi sono solo alcuni esempi delle scene del film ispirate alle celebri incisioni ottocentesche di Gustave Doré e dei personaggi animati dai numerosi e inediti effetti speciali, fino all’inaspettato richiamo finale del Monumento a Dante, simbolo dell’italianità trentina alle soglie della Grande Guerra.
Fondato nel 1993, Edison Studio è un centro di produzione fra i più affermati nel panorama della musica elettroacustica internazionale, grazie ai numerosi premi e riconoscimenti ottenuti nel corso della loro carriera.
Una carriera che li ha visti impegnati nella realizzazione di importanti produzioni musicali elettroacustiche per la Cineteca di Bologna, per la Biennale di Venezia e per il Ravenna Festival.
Dopo aver già sperimentato e approfondito la sonorizzazione live («Gli ultimi giorni di Pompei», «Blackmail», oltre ai già citati «Das Cabinet des Dr. Caligari» e «La corazzata Potëmkin»), Edison Studio si è dedicata nuovamente alla realizzazione ed esecuzione dal vivo di colonne sonore originali per grandi capolavori del cinema muto, attraverso un lavoro - «Inferno», - che nel 2011 ha vinto il Premio Speciale A.I.T.S. (riconoscimento per il migliore Suono di un film e di un prodotto televisivo di nazionalità italiana).
 
Parlando delle loro produzioni, Guido Barbieri (Rai Radio Tre) ha dichiarato: «Sembra proprio che la relazione di Edison Studio con il cinema si stia sviluppando all’insegna della unicità, della originalità, della irrepetibilità […].»
Flavio De Bernardinis (Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma) li ha invece definiti come lavori in cui «illustrazione e allucinazione, come deve essere, transitano l’uno nell’altro. Suoni d’ambiente che costituiscono un tessuto sonoro non sopra l’immagine, ma nell’immagine e per l’immagine […].»

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