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Torna «La giornata del fondatore» al Museo di San Michele

Quest’anno è dedicata al centenario dalla nascita di Šebesta: domenica 10 novembre visite tematiche interattive, laboratori, mostre, musica e spettacoli

A cento anni dalla nascita del suo fondatore, l’etnografo trentino-boemo Giuseppe Šebesta (Trento 1919 - Fondo 2005), il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina gli dedica un’intera giornata di festa.
Il programma è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa da Ezio Amistadi e Giovanni Kezich, rispettivamente presidente e direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, e Marta Bazzanella, curatrice della mostra «Dal cassettone della bisnonna.
Tessuti e indumenti della collezione AIFo al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina».
 
Domenica 10 novembre, dalle 10.00 alle 18.00, in linea con analoghe «giornate del fondatore» che si celebrano in altre importanti realtà museali europee, il pubblico potrà avvicinarsi al Museo in maniera del tutto originale, mettendosi alla prova in laboratori didattici rivolti a tutte le età, seguendo visite tematiche interattive, assistendo a spettacoli di teatro di figura e concerti, osservando da vicino nelle sale del Museo dimostrazioni di lavori di artigianato tradizionale.
Nel corso del pomeriggio verrà inoltre inaugurata la mostra «Dal cassettone della bisnonna. Tessuti e indumenti della collezione AIFo al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina» e sarà presentato il volume celebrativo «Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. I primi cinquant’anni 1968-2018».
 
Attraverso i laboratori didattici proposti dai Servizi educativi del Museo, ci si potrà cimentare nell’arte dell’intreccio, piuttosto che nella macinazione dei cereali e nella tessitura al telaio didattico.
Curioso sarà leggere le lettere scritte dai primi bambini che hanno visitato il Museo cinquant’anni fa.
Seguendo i numerosi interessi che aveva il fondatore del Museo, ci si potrà avvicinare alle leggende trentine attraverso le animazioni ispirate alla narrativa šebestiana, opera del compudesigner Andrea Foches, ma anche ai tanti contenuti custoditi nell’archivio di Šebesta conservato nella biblioteca del Museo, ricco di volumi, schede descrittive degli oggetti e approfondimenti manoscritti. 


 
Le due sale che il Museo ha voluto dedicare all’opera a tutto campo di Šebesta, saranno illustrate attraverso visita guidata.
Naturalmente non si può trascurare il legame che aveva con la «Valle dei Giganti», la valle dei Mòcheni, grazie alla collaborazione con il Bersntoler Kulturinstitut/Istituto culturale mòcheno.
La giornata sarà occasione anche per osservare diversi artigiani all’opera: Riccardo Brunel mostrerà la lavorazione del ferro, Andrea Navarini cesellerà il rame nella sala del ramaio, con la tessitrice Franca Vanzetta sarà possibile vedere l’antico telaio che usava anche Šebesta in funzione, il giovane agricoltore Oscar Cherotti dimostrerà come si fa il formaggio raccontando il mestiere del casaro, Nicola Decrestina intratterrà i visitatori con l’abile arte dell’intaglio delle maschere in legno, Giulio Devescovi illustrerà la storia della viticoltura raccontando le numerose attività di un vignaiolo. 
 
Le sale del Museo saranno animate dunque da numerosi artigiani e agricoltori che saranno per tutto il giorno a disposizione del pubblico per mostrare i segreti dei loro mestieri, che un tempo lo stesso Šebesta indagò approfonditamente per dar vita al museo etnografico di ambito regionale più grande d’Italia. 
Per il momento inaugurale, a partire dalle 11.30 si potrà apprezzare la musica Ùine Duo, tra musica irish e folk, balcanica e klezmer, classica, leggera, jazz, a cui seguirà, dopo i discorsi di apertura, lo spettacolo di teatro di figura «Storie di diavoli, streghe e giganti», con Luciano Gottardi. Naturalmente non mancherà anche il momento culinario con un ottimo orzét alla trentina.
Il ricco programma della giornata prevede alle 14.00 l’inaugurazione della mostra «Dal cassettone della bisnonna.
Tessuti e indumenti della collezione AIFo al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina», che espone capi di abbigliamento e biancheria impreziositi da ricami, bordure e pizzi che i volontari dell’Associazione Italiana Amici Raul Follerau (A.I.Fo) hanno custodito per la loro bellezza e accuratezza di realizzazione, raccolti in anni di attività di ricerca di biancheria di casa finalizzata all’aiuto dei malati di lebbra.
 
Si tratta di una collezione di ben 299 pezzi che nell’autunno 2018 è stata donata al Museo dall’attuale presidente dell’AiFo, Franca Bronzini.
Si tratta di capi, in alcuni casi anche molto antichi, che stupiscono per la loro semplicità e bellezza e che riflettono un sapere e un’abilità manuale oggi ormai quasi perduti o relegati nei manuali di tecnologia tessile.
La mostra è curata da Marta Bazzanella, Luca Faoro e Irene Fratton in collaborazione con i volontari dell’associazione Aifo e sarà visitabile fino a aprile 2020.
Alle 16.00 verrà inoltre presentato da Giovanni Kezich, direttore del Museo, il volume illustrato «Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. I primi cinquant’anni 1968-2018», che intende celebrarne la storia e la realtà attuale come istituto di conservazione etnografica e come percorso espositivo permanente, innanzitutto, ma anche come macchina culturale articolata, dedita alla ricerca scientifica, alla didattica, al dialogo con il territorio e a una promozione consapevole e attenta della cultura tradizionale del Trentino.
 
La chiusura sarà di nuovo in musica con il concerto «Cantando con Albino Zenatti» ovvero del «Dolce stil pop novo» di Brentonico e del Monte Baldo, alle 17.00, con Attilio Amitrano fisarmonica, Massimo Zenatti clarinetto, Manuel Michelini corno, Quinto Canali voce.
La giornata si svolge in concomitanza con le celebrazioni per il 145 anni della Fondazione Mach, che aprirà le porte al pubblico con numerose proposte tra le 10 e le 17.


 
 Programma 
dalle 10:00 alle 18:00
Laboratorio «L’arte dell’intreccio», realizzazione di cestini
Laboratorio «Dal grano alla farina», macinazione dei cereali con il «mulino in casa»
La battitura del ferro, con Riccardo Brunel
La lavorazione del rame, con Andrea Navarini
La tessitura, con Franca Vanzetta Canal & laboratorio «Filo da torcere», creazione di piccoli tessuti al telaio didattico
Fare il formaggio, con Oscar Cherotti
Šebesta e la val dei Mòcheni, in collaborazione con il Bersntoler Kulturinstitut/Istituto culturale mòcheno
L’intaglio di una maschera in legno, con Nicola Decrestina
Leggende dell’Uomo selvatico & Leggende delle Anguane, con Andrea Foches
«Caro Signor Šebesta…», le lettere dei primi bambini che hanno visitato il Museo
L’archivio Šebesta, visita guidata
La vite e il vino, con Giulio Devescovi
Due sale per Šebesta, visita guidata
 
Appuntamenti da non perdere
12:00 inaugurazione, con la musica di Ùine Duo
12:30 «Storie di diavoli, streghe e giganti», spettacolo di burattini, con Luciano Gottardi
orzét alla trentina
14:00 inaugurazione della mostra «Dal cassettone della bisnonna. Tessuti e indumenti della collezione AIFo al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina»
14:30 Il lavoro al tombolo con Maria Antonietta Pasqualini, merlettaia diplomata al Corso Statale di Pizzi e Merletti di Borgo Valsugana
16:00 presentazione del volume «Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. I primi cinquant’anni 1968-2018» con Giovanni Kezich
17:00 concerto «Cantando con Albino Zenatti» ovvero del «Dolce stil pop novo» di Brentonico e del Monte Baldo con Attilio Amitrano fisarmonica, Massimo Zenatti clarinetto, Manuel Michelini corno, Quinto Canali voce.

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