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Trento aderisce alla protesta dei Conservatori musicali italiani

Si mobilita insieme con gli altri istituti il prossimo sabato 13 febbraio per denunciare la situazione di stallo di una riforma incompiuta

 
Da Avellino a Milano, da Bologna a Campobasso, da Pescara a Trieste: i conservatori di musica italiani si mobilitano il prossimo sabato 13 febbraio 2016 per denunciare la situazione di stallo di una riforma incompiuta che pesa da troppo tempo sull'alta formazione artistica e musicale.
Nella mozione votata all’unanimità dall’assemblea congiunta delle conferenze nazionali dei Conservatori statali e non statali, dei presidenti, dei direttori e dei presidenti delle consulte degli studenti, riunite congiuntamente a Roma nella sede del MIUR il 27 gennaio scorso, si parla di «grande preoccupazione per la situazione del sistema dei Conservatori statali e non statali italiani e più in generale per la formazione musicale nel nostro Paese».
Anche il Conservatorio «Bonporti» di Trento e Riva del Garda aderisce a questa giornata di protesta organizzando un evento musicale nel capoluogo allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica su quello che sta succedendo.

«La verità è che la riforma dei Conservatori è bloccata da 16 anni – ha spiegato Danilo Curti, presidente del “Bonporti”, in occasione della cerimonia dell'inaugurazione dell'anno accademico pochi giorni fa - la progettualità politica e culturale è materia dell'archeologia, mancano i fondamentali passaggi normativi per un'efficace gestione degli Enti su temi quali ad esempio l’autonomia degli Istituti, la semplificazione della Governance, il reclutamento dei docenti, la qualità della formazione accademica e pre-accademica, il rafforzamento dell'internazionalizzazione. Tra l'altro il fondo di funzionamento è stato tagliato e il CNAM, l'organo di controllo, è scaduto da tre anni. Sballottati dentro il pianeta università dopo la rottamazione dell'AFAM siamo dei marziani in preda a improvvisazioni senza testa e cuore.»
«Ci rendiamo conto – conclude Curti - che la situazione generale del Paese prospetta mille problemi ma l’aver cura della cultura è una leva potente per uscire dalla crisi e guardare lontano. I 54 Conservatori d'Italia vanno avanti grazie e soprattutto alla buona volontà, all'orgoglio che anima gli organi di governo interni e i loro rapporti con i territori. I 42.000 allievi dei nostri istituti sono un motore a pieni giri dell'Europa creativa».
 
In questa giornata di mobilitazione fissata per sabato 13 febbraio, il Conservatorio «Bonporti» propone un concerto (ore 20.30, Aula Magna della sede in via S. Giovanni Bosco, Palazzo ex-Crispi) con l'ensemble vocale UT.
I cantanti, provenienti da varie parti d'Italia, sono tutti di grande esperienza vocale e musicale, per la maggior parte direttori di coro, che hanno iniziato la loro esperienza insieme nell'ambito del Coro Giovanile Italiano.
Guidato da Lorenzo Donati, docente presso il conservatorio trentino, ha al suo attivo collaborazioni con Bruno Boterf, Javier Busto, Nicole Corti e Bo Holten. È risultato gruppo finalista del Gran Premio Europeo 2016.
Nella serata, aperta gratuitamente al pubblico, verranno proposti una decina di brani di autori diversi, da Orlando di Lasso a Maurice Ravel, da Hugo Wolf a Claudio Monteverdi.
A dirigere il coro durante il concerto saranno alcuni studenti del «Bonporti».

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