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Mercoledì 9 luglio al Sociale: «Pane o libertà. Su la testa»

A Trento un mix tra teatro e musica, che rievoca ricordi e storie dei grandi del passato

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Secondo appuntamento con il Teatro Capovolto del Centro Servizi Culturali S. Chiara.
La nuova proposta estiva dell’Ente, collocata sul palco del Teatro Sociale, - rivolto verso Piazza Battisti e recintato a mò di Arena, nel pieno rispetto delle norme anti Covid – dopo aver preso il via giovedì 18 giugno con lo spettacolo di Andrea Castelli «La Meraviglia», prosegue con l’ultimo lavoro di Paolo Rossi intitolato «Pane o libertà. Su la testa», prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano.
Il celebre attore e comico nato a Monfalcone (Gorizia), ma milanese d’adozione, sarà in scena a Trento mercoledì 1 luglio (ore 21.30) con uno spettacolo da lui scritto e interpretato, che unisce stand up a commedia dell’arte e commedia greca.
Uno spettacolo teatral-musicale, con un sottotitolo che viene da lontano: quel «Su la testa» coniato proprio da Rossi nel 1992 per l’omonima trasmissione che lo consacrò come il più rock tra i comici italiani, e che ora diventa il titolo di un progetto intrapreso da Rossi e dallo Stabile di Bolzano che comprende un tipo di azione teatrale ad alta valenza sociale.
«Il titolo Pane o libertà invece l’ho ripreso da un libro, ma non vi dico qual è. Lo trovo molto emblematico: si impone tra mangiare, vivere o avere libertà» spiega lo stesso Paolo Rossi.
 
Accompagnato sul palco da tre grandi musicisti come Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari e Stefano Bembi, Rossi mescolerà in scena la figura del primo Arlecchino, quello che possedeva il biglietto di andata e ritorno per l’al di là, a quella che fu poi una delle sue evoluzioni come intrattenitore popolare capace di spaziare dalle stalle al cabaret.
Uno spettacolo agile, dirompente e sfuggente alle definizioni di genere.
«Giocando con l’illusione di mettermi sul palco sia come attore, sia come personaggio e come persona, rievocherò i miei sogni lucidi, fatti di storie che aiutano a resistere, a scegliere tra il pane e la libertà, o a non scegliere proprio» prosegue Rossi.
«Sono storie di artisti che per fortuna ho realmente incontrato nella mia vita. I maestri Jannacci, Gaber, De André, Fo e persino il fantasma della Callas; i comici del derby e altri sconosciuti. Racconterò questi allegri morti che abitano l’interzona che li rende visibili solo a pochi cantastorie che li traducono agli umani. Con l’aiuto dei miei amici saltimbanchi, parlerò di queste personalità fantasmagoriche e poetiche, non controllabili da nessun piccolo o grande fratello che con le loro narrazioni portano conforto, idee per lottare e speranza. Tutto qui. Senza osare più del dovuto nelle imitazioni e nelle parodie, giocando al contrario con le massicce dosi di visionarietà che la favola contiene di suo. Vorrei fare qualcosa che dia al mio essere chiamato comico una via di fuga verso un teatro sociale, nella poesia del buffo e della magia. Roba minima. Tanto per alzare le difese immunitarie del pubblico presente …o meno.»
 
Per quanto riguarda le modalità di ingresso all’Arena di Piazza Battisti, l’accesso sarà contingentato e sarà consentito solamente previo acquisto del titolo a pagamento (5 euro), acquistabile sul sito www.primiallaprima.it, presso le Casse Rurali di Trento e presso la biglietteria del Teatro Auditorium (da lunedì a venerdì, dalle 16 alle 19).
Si invita il pubblico a volersi presentare con congruo anticipo in ragione delle procedure di ingresso condizionate dai protocolli anti Covid-19.
L’accesso verrà consentito a partire dalle ore 20.15.
Si ricorda che è obbligatorio l’utilizzo delle mascherine e il rispetto del distanziamento sociale, in ogni fase di ingresso all’Arena.
L’accesso in platea avverrà attraverso 3 varchi: Settore 1, Settore 2 e Settore 3, distinti per colore e numerazione.
La numerazione del varco sarà indicata su ciascun biglietto.
Una volta all’interno, lo spettatore dovrà obbligatoriamente sedersi sulle sedie di colore blu.
In caso di pioggia, il Settore 1 è al coperto, mentre per il Settore 2 e 3 sarà possibile chiedere il rimborso.

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