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Torna protagonista in Regione la danza contemporanea

La stagione InDanza 2020: 6 titoli tra ottobre e dicembre, con 2 prime assolute


Foto Piero Tauro.

Dopo una lunga astinenza dai palcoscenici, il 21 ottobre 2020 InDanza, la stagione di danza organizzata e promossa in Regione dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, incontra nuovamente il suo pubblico.
Il cartellone 2020 ideato da Emanuele Masi, e illustrato questa mattina nel corso di una conferenza stampa dallo stesso Masi insieme al direttore del Centro S. Chiara, Francesco Nardelli, - che ha voluto iniziare ringraziando Emanuele Masi per il proficuo lavoro svolto in questo suo ultimo triennio - presenta importanti novità: 6 appuntamenti dal 21 ottobre al 1° dicembre 2020 di cui 3 lavori in prima nazionale e 2 in prima assoluta ospitati a Trento, Bolzano e Rovereto.
Linguaggio d’elezione la danza contemporanea, per un cartellone attento alla produzione nazionale dialogante con le istituzioni e gli artisti del territorio, impreziosito da opere di coreografi di fama mondiale.
 
«Riprendere l’abitudine di andare a teatro è qualcosa di meraviglioso, – commenta il direttore artistico Emanuele Masi. – In uno scenario in cui persevera l’incertezza globale, la ripartenza di InDanza 2020 vede ospiti artisti di fama internazionale, tra i più amati dal pubblico della Regione quali Emio Greco, Marco Goecke, Marcos Morau, Maguy Marin.
«Al tempo stesso ribadisce il sostegno, mai venuto meno negli anni, alla produzione italiana di qualità e d’esportazione con le ospitalità delle compagnie di Michele Merola (associata al Circuito Danza Trentino nel triennio 2018-2020), di Mauro Astolfi (Spellbound) e il Nuovo Balletto di Toscana diretto da Cristina Bozzolini con la prima assoluta di Bayadère-Regno delle Ombre di Michele Di Stefano, Leone d’Argento per l’innovazione alla Biennale di Venezia.
«In ottica di continuità anche il dialogo con le istituzioni del territorio come il MART, le cui sale espositive ospiteranno, per Aperitivo InDanza, il poetico assolo di Itamar Serussi Sahar Sycho, e con artisti locali.
«Sarà infatti il Duo Guarino a eseguire su due pianoforti la Sinfonia n. 6 di Beethoven per la prima assoluta di Pastorale di Michele Merola, titolo inaugurale della Stagione.»
 
Ancora una volta InDanza si presenta al pubblico come luogo di emozioni e incontri. Luogo in cui l’attualità e le tendenze si dispiegano senza d’altro canto dimenticare i capisaldi del passato come testimoniano Duo d’Eden, capolavoro del contemporaneo di Maguy Marin, interpretato negli anni anche da étoiles dell’Opéra di Paris, proposto a InDanza dalla MMContemporary Dance Company e il visionario remake del più celebre atto de La Bayadère, Il Regno delle Ombre, pensato da Michele Di Stefano per il sempre intraprendente Nuovo Balletto di Toscana.
 
Si comincia, dunque, il 21 ottobre al Sociale di Trento (ore 20.30) con la MM Contemporary Dance Company diretta da Michele Merola. Prima rappresentazione assoluta del dittico comprensivo della nuova creazione di Merola, Pastorale, e dell’entrata in repertorio di Duo D’Eden di Maguy Marin (in prima italiana con la MMCDC): passo a due strabiliante tra un Adamo ed una Eva inseparabili e complementari.
È la Sinfonia n.6 di Ludwig van Beethoven, eseguita live nella trascrizione per due pianoforti dai virtuosi fratelli Giancarlo e Stefano Guarino, lo spunto di Michele Merola per la nuova creazione per nove danzatori della compagnia.
La sua Pastorale promette danze bucoliche, un’intima comunione con la natura in linea con il sommo compositore tedesco di cui si celebrano quest’anno i 250 anni dalla nascita.
 
Il 10 novembre l’appuntamento di InDanza è a Bolzano, al Teatro Comunale alle ore 20.30, con la nuovissima serata, in esclusiva nazionale (il debutto è previsto a ottobre alla Theaterhaus Stuttgart) firmata dal pluripremiato coreografo tedesco Marco Goecke per la Gauthier Dance di Stoccarda.
Tutta all’insegna di George Gershwin, sulle sue più celebri canzoni interpretate da star del jazz e sul Concerto per pianoforte in fa maggiore, la serata è un’incalzante carrellata di virtuosismi. Un inno al desiderio di tornare a danzare, con brio, con quattordici danzatori in scena.
 
Il 20 novembre all’Auditorium Fausto Melotti (ore 21.00) di Rovereto Spellbound Contemporary Ballet di Mauro Astolfi festeggia 25 anni di successi nazionali ed internazionali con una serata a più titoli denominata Spellbound25: quattro lavori firmati da autori dalla poetica differente appositamente per il compleanno.
Si passa dal visionario Marcos Morau, che sigla la sua prima composizione per la compagnia romana intitolata Marte, all’entrata in repertorio dell’assolo-gioiello di Marco Goeck, Äffi, a due nuove creazioni del direttore Mauro Astolfi.
Unknown woman, un assolo creato e dedicato alla danzatrice storica della compagnia Maria Cossu e il corale Wonder bazaar, un emporio delle meraviglie dentro cui nove corpi si dilettano e cercano risposte alla vita.
Precede lo spettacolo di Spellbound il giorno 20 novembre alle ore 20.00 il tradizionale Aperitivo di InDanza nelle sale espositive del MART.
È Sycho dell’israeliano Itamar Serussi Sahar il brano scelto per questa intima ouverture alla serata: un assolo in cui un uomo si mostra nell’altalenante percorso di crescita.
 
Il 30 novembre altro debutto assoluto al Sociale di Trento con il Nuovo Balletto di Toscana in Bayadère-Regno delle Ombre (ore 20.30), nuova creazione di Michele Di Stefano per la compagnia fiorentina diretta da Cristina Bozzolini.
Qui, messo da parte l’esotismo del balletto ottocentesco di Marius Petipa, Di Stefano coglie l’intramontabilità del classico e il suo superamento nel III atto di Bayadère, il cosiddetto Regno delle Ombre.
Le Anime impalpabili apparse in sogno al guerriero Solor dopo aver fumato il narghilé sono spunto di un’astratta, contemporanea e psichedelica nuova visione.
Le sorprese non mancheranno nonostante la scelta musicale di mantenere la partitura originale di Ludwig Minkus.
 
InDanza 2020 chiude i battenti il 1° dicembre al Teatro Comunale di Bolzano alle 20.30 con Blasphemy Rhapsody, ultima creazione della coppia di artisti Emio Greco e Pieter C. Scholten per la loro ICK di Amsterdam.
Una rapsodia per sette corpi nata durante il lockdown sui passi della Pizzica e del Charleston: due danze lontane nel tempo e nei luoghi accumunate dal concetto di perseveranza. La stessa che tutti invochiamo per riuscire ad accettare, ancora una volta, la vulnerabilità della vita.
Una Rapsodia Blasfema, un rito collettivo sul vuoto e la distanza danzato sulla cover house di fine anni ‘90 dei Daft Punk Around the World.
 
Per quanto riguarda le modalità di partecipazione agli spettacoli programmati al Teatro Sociale di Trento, sarà possibile acquistare un biglietto ad un costo tra gli 8 e i 20 euro, con le categorie di prezzo che quest’anno scenderanno a due: i palchi laterali (posti davanti) avranno infatti lo stesso costo dei posti in galleria (posti dietro dei palchi centrali e loggione).
Rimane valida solamente la riduzione per gli under 26.
La novità di quest’anno è rappresentata dal «Palco congiunti a teatro»: per chi potrà dimostrare attraverso un’autocertificazione di essere congiunto, sarà infatti possibile acquistare l’intero palco ad un prezzo di 55 euro (4 o 5 posti).
 
Per gli spettacoli di Rovereto, invece, è previsto il posto unico ad un prezzo di 12 euro (con una riduzione per gli Under 26 a 8 euro), mentre a Bolzano i prezzi oscillano tra gli 8 e i 20 euro.
Biglietti disponibili da giovedì 1 ottobre 2020 presso la biglietteria del Teatro Auditorium (lun-sab, 10-13, 15-19) e presso le Casse Rurali, e da venerdì 2 ottobre 2020 sul sito www.primiallaprima.it.

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