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Il S. Chiara presenta la Stagione del Teatro Sociale 2022/23

Il Centro Servizi Culturali S. Chiara si appresta ad inaugurare la nuova Stagione del Teatro Sociale da grande protagonista

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A pochi mesi dalla riapertura al pubblico delle sale teatrali, il Centro Servizi Culturali S. Chiara si appresta ad inaugurare la nuova Stagione 2022/2023 del Teatro Sociale da grande protagonista, tra prosa e danza, all’insegna della qualità e dei grandi nomi. Sono diciassette le proposte in cartellone, undici di prosa e sei di danza.
Il programma è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa da Sergio Divina e Massimo Ongaro (presidente e direttore del Centro Servizi Culturali S. Chiara), Renato Zanella (direttore artistico danza) Walter Zambaldi (direttore del Teatro Stabile di Bolzano), Monica Loss (direttrice generale Fondazione Haydn di Bolzano e Trento), alla presenza di Mirko Bisesti (Assessore alla Cultura della Provincia autonoma di Trento) ed Elisabetta Bozzarelli (Assessora alla Cultura del Comune di Trento).
 
L’assessore provinciale alla cultura Mirko Bisesti ha sottolineato l’impegno del Centro per una collaborazione sempre più forte in ottica regionale e tra i soggetti del territorio, assieme a Coordinamento teatrale trentino, Haydn, Teatro Stabile di Bolzano. «Un lavoro all’insegna della qualità che si legge nella programmazione per la stagione 2022/23 del Sociale, che riflette lo sforzo del Centro nella produzione e co-produzione di spettacoli, uno degli obiettivi indicati nella mission dell’ente. Un valore aggiunto importante per il nostro territorio e la piena ripartenza per il teatro, del settore degli spettacoli e delle arti performative in Trentino».
Dopo un periodo di grande difficoltà che ha coinvolto anche il settore dello spettacolo dal vivo, c’è grande necessità e voglia di riportare più pubblico possibile in sala.
 
Gli ultimi spettacoli della Stagione scorsa hanno messo in evidenza la grande voglia della gente di voltare pagina e di tornare a teatro per assistere a grandi momenti di intrattenimento. Ed è proprio da questi presupposti che nasce la nuova programmazione del Teatro Sociale 2022/2023.
«Ci stiamo apprestando a vivere con entusiasmo una nuova Stagione, felici di poterla condividere nuovamente con il nostro pubblico – commenta il direttore del Centro, Massimo Ongaro – Si respira grande voglia di tornare a teatro, ed è in questa direzione che vanno gli sforzi del Centro, che ha fortemente voluto offrire al pubblico del Sociale una Stagione di grande qualità, tra prosa e danza, puntando su grandi autori e interpreti della scena classica e contemporanea. Non vediamo l’ora di riabbracciare il nostro pubblico».
 
Un obiettivo ben preciso che ha portato il Centro S. Chiara a dialogare con le principali istituzioni del territorio che operano nell’ambito dello spettacolo, giungendo lo scorso aprile alla stipula di un nuovo protocollo d’intesa con Teatro Stabile di Bolzano, Coordinamento Teatrale Trentino e Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, che tra le altre cose riguarda anche la programmazione della Stagione teatrale.
Il Teatro Sociale è dunque pronto ad accogliere il grande pubblico con una nuova Stagione davvero ricca e multidisciplinare, con tanti spettacoli, in perfetto equilibrio tra grandi classici e innovazione.
Il primo appuntamento della Stagione nasce proprio da una coproduzione tra Teatro Stabile di Bolzano, Fondazione Haydn di Bolzano e Trento e Centro Servizi Culturali S. Chiara e sarà un doveroso omaggio ad un grande intellettuale come Pier Paolo Pasolini nel centesimo anniversario della sua nascita.
 
Profeta Corsaro è uno spettacolo firmato da Leo Muscato e Laura Perini, con la supervisione musicale di Giorgio Battistelli (Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia 2022), Saliranno poi sul palco grandi protagonisti dello spettacolo italiano come Claudio Bisio, Francesco Pannofino, Alessio Boni, Serra Yilmaz, Silvio Orlando, Ugo Dighero, Iaia Forte, Paolo Pierobon, alle prese con grandi autori classici come William Shakespeare (del quale verranno portati in scena il Riccardo III e La Tempesta), Arthur Miller (Il Crogiuolo), Miguel de Cervantes (Don Chisciotte), Henrik Ibsen (Spettri) e autori contemporanei come Ferzan Ozpetek con il suo Mine Vaganti – trasposizione teatrale dell’omonimo film di grande successo -, Francesco Piccolo (La mia vita raccontata male, con Claudio Bisio), Giorgio Gallione con Tango Macondo e la musica dal vivo di Paolo Fresu, e Marco Zoppello, che ripropone magistralmente la Commedia dell’Arte portando in scena Arlecchino muto per spavento, uno dei canovacci più rappresentati nella Parigi dei primi del ‘700, per la prima volta riproposto in chiave moderna.
 
Oltre al classico e al contemporaneo, un’altra cifra stilistica di questa nuova Stagione del Teatro Sociale è la presenza di grandi registi e interpreti di fama internazionale.
Ne sono esempi il testo di Ibsen (Spettri), la cui regia è firmata dal pluripremiato lituano Rimas Tuminas, dal 2007 direttore artistico del Teatro Vakhtangov di Mosca, e il Riccardo III di Shakespeare con cui si confronterà la giovane e affermata regista ungherese Kriszta Szèkely, (dopo il grande successo ottenuto nel 2021 con il «suo» Zio Vanja per il Teatro Stabile di Torino); il capolavoro di Benoît Lachambre e Louise Lecavalier Stations, appuntamento che farà da anteprima alla Stagione del Sociale il 18 ottobre e che vedrà protagonista la coreografa e danzatrice canadese riconosciuta come una delle icone della danza contemporanea; il Gala classico offerto dal Balletto Nazionale di Praga, sulle ammalianti musiche, tra le altre, di Tchaikovsky, Vivaldi e Prokofiev; per concludere infine con Relative Calm, nuovo lavoro del regista e drammaturgo statunitense Robert Wilson assieme alla leggendaria coreografa Lucinda Childs su musiche di John Adams, John Gibson e di Igor Stravinsky.
 
Altre proposte di danza, curate per il Centro S. Chiara dal M° Renato Zanella, daranno inoltre spazio ad alcuni tra i più importanti coreografi della scena nazionale. «Sono molto felice di presentare questa nuova programmazione all’interno di una splendida cornice come il Teatro Sociale – ha esordito il direttore artistico della danza – Sarà una Stagione nuova, diversa ma sempre nel segno della continuità e della grande danza, quella con la D maiuscola, che avrà per protagonisti grandi interpreti e grandi compagnie internazionali. Anche quest’anno abbiamo voluto accompagnare il pubblico in questo percorso di spettacoli, offrendo loro appuntamenti di grande qualità e varietà, oltre a momenti di incontri con gli artisti. È senz’altro una sfida, ma sono felice di poter presentare una Stagione con un programma davvero ricco, che premia le personalità degli artisti e la qualità delle loro performance».
 
Sul palco del Sociale ci sarà Silvia Gribaudi con Graces, spettacolo ispirato alla scultura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817, Cristiana Morganti (per più di vent’anni storica interprete del Tanztheater di Wuppertal) alle prese con un viaggio nell’universo di Pina Bausch visto dalla prospettiva del danzatore, e il pluripremiato Virgilio Sieni con Solo Goldberg Variations, autentico manifesto della sua arte coreografica su musiche di J.S. Bach eseguite dal vivo.

Per maggiori informazioni visitare il sito www.centrosantachiara.it

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