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Michele Abbondanza/Antonella Bertoni tra danza e cinema

Tre appuntamenti in provincia per la Compagnia roveretana, che inaugurerà la nuova Stagione di danza del Centro S. Chiara al Teatro Zandonai di Rovereto

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Tra le novità della Stagione 2022/23 del Centro Servizi Culturali S. Chiara realizzata a Rovereto in collaborazione con il Comune di Rovereto, c’è senz’altro la nuova programmazione di danza che quest’anno troverà la propria collocazione sul palco dell’elegante e storico Teatro Zandonai.
Un cartellone di alto livello, che verrà inaugurato dalla Compagnia Abbondanza/Bertoni di Rovereto.
Tra il 22 e il 24 novembre sono tre gli appuntamenti che vedono protagonista la compagnia roveretana in provincia e spaziano tra cinema e teatro.
 
Ad aprire la tripletta di date è infatti la proiezione del film cortometraggio Fiori nel Vuoto un lavoro firmato dai coreografi Michele Abbondanza e Antonella Bertoni e dal filmmaker Sebastiano Luca Insinga che ne ha curato anche regia e fotografia.
Il lavoro, realizzato grazie al sostegno del Comune di Rovereto, di Fondazione Caritro e di Artbonus, è nato nel tempo sospeso della pandemia, quando i teatri erano chiusi e ci si chiedeva quale futuro ci avrebbe atteso.
 

 
Tre persone osservano la vita fuori dalla finestra e lasciano affiorare ricordi e sogni insieme ai loro personaggi che si svegliano coperti di polvere e lentamente riprendono a vivere.
Persone e personaggi nel film si fondono e si confondono, si osservano e si perdono, tra complicità e tensione, mentre i personaggi cercano di riprendersi lo spazio che desiderano e che non possono vivere da troppo tempo.
Il film verrà presentato in anteprima alla Sala Caritro di piazza Rosmini a Rovereto e al termine della proiezione gli autori dialogheranno con il pubblico attraversando l’ormai longeva collaborazione artistica che lega Abbondanza/Bertoni a Jumpcut e Sebastiano Luca Insinga, nella fusione di due linguaggi diversi come il cinema e il teatro. L’ingresso è gratuito ma è richiesta prenotazione.
 
La serata del 22 novembre prosegue alle 20.30 al Teatro Zandonai con IDEM. Io contengo moltitudini, ultima creazione della Compagnia Abbondanza/Bertoni, primo capitolo del più ampio progetto Io è un Altro che intende indagare il frastagliato tema dell'identità.
Il lavoro di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni attraversa spazi, luoghi e personalità di quattro esseri umani e delle loro infinite possibilità: atteggiamenti e attitudini diversi percorrono i corpi e i volti degli interpreti, che sentono il movimento implodere in loro senza che riescano a trovare via d’uscita dando vita a forme distopiche e irrisolte.
Ansia, paura, piacere, morte e rinascita trovano spazio su una scena scarna dove i corpi dei danzatori Fabio Caputo e Filippo Porro e delle danzatrici Sara Cavalieri e Cecilia Francesca Croce sono virtuosi protagonisti.
 

 
«Con questo spettacolo - affermano gli autori - vorremmo lasciare libero spazio e forma a ai corpi in scena in un flusso continuo di «identita?» che germogliano, sfioriscono e si incrociano prendendo contorno e contenuto per una visionaria metafora ballata del vivere».
Lo spettacolo è presentato all’interno della Stagione di danza al Teatro Zandonai di Rovereto del Centro Servizi Culturali S. Chiara.
Gli appuntamenti di novembre in Trentino per la Compagnia si concludono al Teatro Comunale di Pergine, alle 20.45 del 24 novembre, quando torna in scena per il Circuito Danza del Trentino-Alto Adige programmato dal Centro S. Chiara, uno dei lavori più acclamati da pubblico e critica degli ultimi anni: La morte e la fanciulla.
 
Vincitore del Premio Danza&Danza 2017 e finalista ai premi Ubu come Miglior spettacolo di danza nello stesso anno, «La morte e la fanciulla» è il primo lavoro del progetto Poiesis che mette al centro prima l’universo femminile proprio con il lavoro che prende il nome e le musiche dal capolavoro di Schubert, poi quello maschile con Erectus e infine l’incontro tra i due mondi in «Pelleas e Melisande».
Il lavoro fonde coreografia e video, dove la coreografia rappresenta la fanciulla con tutta la sua energia e sensualità, che segue la musica in una danza bruciante che asseconda il corpo presentato nella sua essenza, nudo come si è al cospetto della morte.
 

 
Il video invece riflette la visione invadente e sempre presente della morte, antagonista delle fanciulle, che restituisce una visione del contemporaneo distorto, un presente virtuale che si contrappone alla fisicità della coreografia.
«Il nostro pensiero torna a posarsi sull’umano e su ciò che lo definisce: la vita e la morte, l’inizio e la fine sono i miracoli della nostra esistenza, – spiegano Bertoni e Abbondanza. – Questo transitare da una forma all'altra, ha a che fare con la danza e con la sua specialità nell'osservazione dei contorni delle forme nello spazio: è essa stessa un insieme di forme che appaiono e scompaiono continuamente, trovando il suo senso proprio nella continuità delle sue immagini.
«In questo lavoro – concludono – abbiamo desiderato che il motore primo del lavoro fosse musicale, con una composizione che aspira all’infinito e accompagna l’ascoltatore oltre un’idea razionale, verso l’ignoto e il trascendente».

Si avvisa che nello spettacolo sono presenti scene di nudo integrale.

Fiori nel Vuoto
di Michele Abbondanza Antonella Bertoni Sebastiano Luca Insinga
con Michele Abbondanza Antonella Bertoni Eleonora Chiocchini Teo Margarolo
22 novembre ore 18.30
Sala Fondazione Caritro, Rovereto
IDEM. Io contengo moltitudini
di Michele Abbondanza Antonella Bertoni
con Fabio Caputo Sara Cavalieri Cecilia Francesca Croce Filippo Porro
22 novembre ore 20.30
Teatro Zandonai, Rovereto
La morte e la fanciulla
di Michele Abbondanza Antonella Bertoni
con Eleonora Chiocchini Valentina Dal Mas Ludovica Messina
24 novembre ore 20.45
Teatro Comunale, Pergine Valsugana
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