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Al via la 43ª edizione del Sipario d’Oro

Il festival nazionale di teatro amatoriale torna ad animare i teatri della Vallagarina

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In attesa del Concorso nazionale e di quello regionale che avranno inizio rispettivamente il 16 e 17 febbraio al Teatro Zandonai di Rovereto e al Teatro San Floriano di Lizzana, è il Circuito ad inaugurare la 43° edizione del Sipario d’Oro.
Sono i Comuni di Ala, Avio, Brentonico, Mori, Nogaredo, Pomarolo, Trambileno, Vallarsa, Villa Lagarina e Volano, protagonisti del Circuito, ad aprire le porte dei loro teatri ad affermate compagnie nazionali e del teatro trentino per 36 serate di spettacolo all’insegna del divertimento ma anche della riflessione e della conoscenza.
 
Si inizia venerdì il 9 febbraio a Nogaredo con il debutto di un nuovo spettacolo della Compagnia di Lizzana Paolo Manfrini.
Si tratta di «Non sarà mica la fine del mondo», divertentissimo testo di Roberto Marafante, interpretato da Giovanni Scottini, Nazarena Raos, Ariele Manfrini, Angelo Falletta, Nathalie Giugliano e Cornelia Marafante con la regia di Andrea Franzoi.
La pièce ha come protagonisti due professori e una coppia di genitori, le udienze scolastiche di fine quadrimestre, la scuola chiusa, piccole scosse di terremoto, il cellulare che non prende e una pistola in una borsetta. Non sarà mica la fine del mondo se il figlio Francesco va male a scuola?!
 

Loredana Cont.
 
 Il Circuito del Sipario d’Oro proseguirà sabato 10 febbraio:
- a Serravalle di Ala dove la Filodrammatica San Rocco di Nave San Rocco proporrà lo spettacolo Scambio di persona all’italiana, commedia tragicomica sull’Italia di oggi: fuga di cervelli e immigrazione, truffe bancarie e imprenditori, cuori infranti e familismi, burocrati e stagisti
 
- a Brentonico con Loredana Cont e la sua Meio tardi che mai, chiacchierata con riflessioni e aneddoti legati al volontariato, allo sport, alla società che cambia, così come il mondo del lavoro, la televisione e tutto quello che ci circonda

- a Castellano che ospiterà la Filodrammatica Arca di Noè di Mattarello con En cafedin al Bar de la Bea, spettacolo che parla di debolezze, speranze, ambizioni, generosità, avidità, ricordi e rimpianti… è la vita che va in scena, con l’ironia che aiuta a sorridere delle umane fragilità, del tempo che passa e non fa sconti a nessuno, lasciando dei segni non sempre generosi.
 
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 20,30.
In ogni teatro la cassa sarà aperta per biglietti e abbonamenti a partire dalle ore 19.

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