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Giovanni Morbin performance alla Centrale Fies

Venerdì 29 giugno la performance «Il giro del mondo con partenza da fermo (Movimento con passo falso)»

Nell’ambito del percorso di valorizzazione e storicizzazione della performance, all'interno della XXXVIII edizione di DRODESERA intitolata quest'anno SUPERCONTINENT², Centrale Fies dedica, venerdì 29 giugno, una prima giornata di approfondimento della ricerca concettuale e performativa di Giovanni Morbin (Valdagno, 1956).
Dalle ore 11.00 si apre nello spazio de «Le terme» con la presentazione da parte di Giovanni Morbin e di Denis Isaia della performance Il giro del Mondo con partenza da fermo (Movimento con passo falso), 1985-2018 in forma di conferenza stampa che rilancia la storica grande impresa dell'artista del 1985.
 
Presa la decisione di non dipingere più, Giovanni Morbin decide di liberarsi delle braccia e di spedire a due indirizzi a caso, uno a est e uno a ovest di Vicenza, una copia fotografica del proprio braccio sinistro e una copia del braccio destro, invitando l'ignaro destinatario a proseguire il tragitto fino a creare un ideale abbraccio planetario.
In occasione del progetto espositivo dedicato all'artista presso Centrale Fies, si è deciso di far ripartire l’impresa da Dro con la spedizione postale delle braccia dalla centrale, in attesa che all’artista siano restituite a conclusione del loro viaggio intorno al mondo.
 
L'impresa, lanciata nel 1985 e mai giunta a conclusione, oggi, grazie alle informazioni più facilmente reperibili da internet e dai social media, che permettono ai destinatari di conoscere l'artista e la sua opera, potrebbe finalmente arrivare a compimento.
 
Alle 14.30, si prosegue con Giovanni Morbin raccontato da Giovanni Morbin, una lectio magistralis di e con l'artista riservata a un numero limitato di partecipanti in cui Giovanni Morbin, fine conoscitore della storia dell'arte, racconta e contestualizza la propria ricerca nell'ambito artistico e sociale che dal primo '900 arriva ai giorni nostri. Marcel Duchamp, il corpo del fascismo, l'anomalia della rappresentazione fotografica sono solo alcuni degli attori chiamati a raccolta dall'artista in questa speciale e intima narrazione.
Questo momento seminariale, mediato dalla partecipazione e dall'intervento del curatore Denis Isaia, permette al pubblico di entrare nel pensiero e nella pratica dell'artista e dà luogo a un dialogo che verrà registrato e che, sviluppando alcuni nuclei tematici centrali per la riflessione su corpo e comportamento di Giovanni Morbin, fornisce il materiale di partenza assieme a fonti d'archivio per la futura pubblicazione della più completa monografia a lui dedicata.
 

 
 GIOVANNI MORBIN 
(Nella foto il suo braccio)
Nasce a Valdagno, Vicenza, il 9 agosto 1956. Vive e lavora a Cornedo Vicentino.
Nel 1982 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia dopo aver seguito il corso di pittura nel laboratorio di Emilio Vedova. Dal 1978 la sua ricerca è legata ai comportamenti e la performance è il mezzo ideale per esprimere le sue idee.
Parallelamente al lavoro comportamentale si interessa alla costruzione di oggetti funzionali all’azione quotidiana e conferisce loro il valore di strumenti (Strumento a Perdifiato, Scultura Sociale, Carta d’apparati e DNA).
Nel 1993 ad Ottomat presenta Forme di comportamento, è coautore e firmatario della dichiarazione poetica ETICA ESPRESSIVA UNIVERSALE (EEU), pubblicata sul Corriere della Sera l’8 maggio 1994 e nello stesso anno inventa lo Strumento a Perdifiato.
Nel 1995 fonda SUPERFICIE TOTALE, che diventa il contenitore delle sue azioni e inizia a caratterizzare le sue performance (Ibridazioni) con la presenza animale, vegetale, minerale e artificiale.
Dal 2002 è attivo come ritrattista (il mondo esterno) e nella progettazione d’interni (il mondo visto dall’interno) nell’ambito del progetto «Non sto più nella pelle»: si tratta di ritratti su commissione eseguiti col sangue del committente stesso.
Negli ultimi anni, conduce una ricerca sulla natura di forma e immagine utilizzando oggetti della vita quotidiana che concretizzano le azioni artistiche svolte. Ha esposto o realizzato performance presso il Museo Marino Marini, Firenze (2014), Centrale Fies – Ambienti per la produzione di Performing Arts, Trento (2013), Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova (2013), Museo MaGa, Gallarate (2011), Artericambi, Verona (2010), Gallerija Gregor Podnar, Lubiana (2010), Istituto Svizzero, Roma (2010), Mart, Rovereto (2010), ViaFarini, Milano (2009).

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