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Mori, il 4 dicembre triplo appuntamento a teatro

Lo spettacolo di grande richiamo è quello che vede protagonista Rocco Papaleo in «Coast to Coast» – Con l’occasione si inaugura anche il bar

È triplo l’appuntamento di martedì, 4 dicembre, al teatro sociale Gustavo Modena di Mori: spettacolo di grande richiamo è quello che vede protagonista Rocco Papaleo in «Coast to Coast».
Con l’occasione, inaugura ufficialmente anche l’attività del bar. «La Poderosa», cooperativa che gestisce l’esercizio, servirà un rinfresco e ha voluto fare di più, organizzando anche una mostra con le opere della pittrice Graziana Pizzini.
Per l’assessore alla cultura, Filippo Mura, si tratta di un appuntamento davvero importante: «Ho accolto con piacere e favore quanto verrà organizzato e promosso martedì 4 dicembre, perché credo che questo appuntamento possa essere un positivo segnale di quella volontà di trasformare il teatro in uno spazio culturale ancor più aperto alla comunità.
«La stagione teatrale organizzata dal comune non vuole infatti essere fine a sé stessa, ma anzi ci consente di far partire altre progettualità e altre idee che possono trovare casa nel teatro sociale.
«Mi congratulo coi curatori della mostra e coi molti giovani che attraverso l'associazione La Poderosa hanno deciso di mettersi in gioco per gestire il bar che martedì verrà inaugurato.»
 
A curare la mostra è Giulio Mengoni, che spiega così.
«Graziana Pizzini è un’artista roveretana che si appassiona fin da piccola alla pittura, riscoprendo il piacere per l'arte solo recentemente e diventando allieva del maestro Albert Dedja.
«Intraprende quindi un percorso artistico in continua evoluzione stilistica e formale che la porta a partecipare a mostre ed esposizioni importanti anche a livello nazionale.
«I quadri in esposizione a Mori saranno fra gli ultimi lavori dell'artista, realizzati principalmente a collage con uno stile fresco e dinamico in grado di catturare l'osservatore.»
 
Lo spettacolo inizia alle 20.45. Coast to Coast suggerisce l’idea di un viaggio, ma in effetti è un po’ vago. Non precisa se di piacere o di lavoro. Se di sola andata o prevede un ritorno. Non dice da dove a dove.
Non indica un’andatura: lenta? Veloce? Risoluta? Vagabonda? Non definisce nulla, se non l’intenzione di uno spostamento.
E poi, chi è a spostarsi? Una persona? Una comitiva? Un popolo? Ci sono confini da attraversare? Vocabolari da consultare? Diffidenze da superare?
«La verità è che nemmeno noi – spiega la compagnia – lo sappiamo di preciso. È solo un’idea di mettersi in movimento.
«Un desiderio di sentirsi stranieri, di ascoltare voci che non siano le nostre, anche a costo di non capirle. Un viaggio prevede soste, accampamenti e bivacchi, a patto che lascino tracce del nostro passaggio…»
 
«Una pentola rimasta sul fuoco, l’eco di una canzone che ci ha tenuto compagnia, di un racconto che ci ha fatto sorridere o immalinconire… Cose che vengano buone per altri viaggiatori.
«E poi Coast to Coast vale anche per tragitti di altra natura. Da un malessere a un’allegria, da un malinteso a un accordo, da uno sgarbo a una gentilezza. Percorsi che non si misurano in chilometri, ma nella fatica necessaria per ricomporre il sentimento che ci separa dalle persone che non vogliamo perdere.
«Coast to Coast è l’impossibilità di fermarsi, sapere di essere transitori, comprendere che tutto è provvisorio, e per questo meravigliarsi sempre. Che più o meno, è il senso del viaggio che compiamo ogni giorno, tutti i giorni, finché ci è concesso di guardare fuori dal finestrino.»

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