Home | Arte e Cultura | Teatro | InDanza Bolzano: Monchichi di Wang Ramirez mercoledì 12

InDanza Bolzano: Monchichi di Wang Ramirez mercoledì 12

L’intreccio di culture e di stili raccontato con sincerità e ironia da Wang Ramirez, la coppia più in voga del momento, ospite al Teatro Comunale di Bolzano

image

>
Dopo il successo del Ballet National de Marseille, la stagione InDanza/Bolzano 2018-2019, a cura del Centro Servizi Culturali S. Chiara e del Circuito Danza Trentino – Alto Adige, prosegue con un altro appuntamento di grande richiamo.
Ospite al Teatro Comunale di Bolzano la compagnia hip hop fusion più in voga del momento: Wang Ramirez. In scena il loro spettacolo-culto «Monchichi», candidato al prestigiosissimo Bessie Award newyorkese nel 2017 e da due stagioni in tournée nel mondo, nel quale si mettono a nudo raccontando una generazione interculturale e in costante movimento.
Al Teatro Comunale di Bolzano, 12 dicembre 2018, ore 20.30.
La Compagnia Wang Ramirez pratica una danza radicata nell’hip hop, nel contemporaneo e nelle arti marziali capace di accogliere la fusione dei linguaggi artistici.
 
Un intrigante intreccio di culture il loro, rappresentato già dalle origini della coppia: lei, Honji Wang, è nata a Francoforte da genitori coreani; lui, Sébastien Ramirez, è francese di origini spagnole.
Insieme vivono a Perpignan, Francia, dove ha sede la loro compagnia e producono spettacoli poi rappresentati in ogni angolo del mondo.
La danza di Wang e Ramirez non è solo intrigante perché frutto di intreccio tra culture; è densissima di stupefacenti sorprese.
In Monchichi, il pezzo che li ha rivelati al grande pubblico, danzano in coppia tracciando un ritratto della loro generazione interculturale e in costante movimento.
 
La danza mette il virtuosismo al servizio della ricerca della verità portando in scena dubbi e difficoltà di comunicazione senza dimenticare la gioia di stare assieme.
Venato di humor, Monchichi si presenta come un autoritratto congiunto, una testimonianza della vita di tutti i giorni poetico e comico.
Senza timori, la coppia condivide con il pubblico insicurezze e divertimento. E non manca nello spettacolo un breve monologo condiviso nel quale parlano della loro educazione e delle loro vite, passando da una lingua all'altra e intrecciandosi piacevolmente nelle linee, come se ci fosse un legame magico, che probabilmente esiste, in ciò che stanno rivelando.
In uno spazio spoglio, adornato solo da un grande albero senza foglie disegnato da Ina Ravn, Wang e Ramirez raccontano se stessi, cambiandosi i vestiti più volte, rendendosi «nuovi e sorprendenti» l’uno all’altro su un collage musicale accattivante che spazia dall’elettronica alla musica popolare alla discodance.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande