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I flutti del Mare nostrum si fanno danza «Mediterranea»

Uno spettacolo di Mauro Bigonzetti al Teatro Sociale di Trento il prossimo 22 gennaio

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È uno spettacolo cult «Mediterranea» di Mauro Bigonzetti, atteso al Teatro Sociale come primo appuntamento dedicato alla danza del nuovo anno, inserito all’interno della stagione inDANZA Trento del Centro Servizi Culturali S. Chiara.
Riproposto dal Corpo di Ballo di Daniele Cipriani Entertainment, il lavoro parla di un mare che è parte di noi, che ha forgiato la nostra storia e temprato i nostri caratteri, interpretato da 15 ballerini di indubbio appeal.
L’appuntamento è per martedì 22 gennaio, alle ore 20.30, presso il Teatro Sociale di Trento.
Salpato con il Balletto di Toscana (per il quale il balletto fu creato), entrato poi nel repertorio del Balletto del Teatro alla Scala di Milano, Mediterranea non ha lambito soltanto le coste italiane: ha infatti circumnavigato il globo da Rio de Janeiro a New York, Madrid, Stoccarda, Toronto e Kiev.
 
La sua ripresa quest’anno con il Corpo di Ballo di Daniele Cipriani – con una tournée in varie città italiane e un trionfo sulle sponde di un «altro» mare, il Mar Nero, al Winter International Arts Festival di Sochi (Russia) – testimonia il suo valore artistico intramontabile.
Costruito su un collage di musiche di Mozart, Ligeti e Palestrina, insieme a musiche dei paesi mediterranei, il lavoro è sgorgato dalle passioni musicali del coreografo romano.
«Mediterranea – spiega Mauro Bigonzetti – è un viaggio musicale, cromatico e culturale all'interno del bacino mediterraneo: partiamo dal sud della Francia, arriviamo in Spagna, giriamo intorno alla Sardegna, tocchiamo culture come quella araba, quella israeliana, e ripassiamo al nord per gli altri paesi fino alla Turchia.»
La produzione vede impegnati 15 ballerini del Corpo di Ballo di Daniele Cipriani Entertainment in momenti d’insieme e lirici passi a due. In Mediterranea due protagonisti maschili – l’Uomo di Terra (Umberto De Santis) e l’Uomo di Mare (Francesco Moro) si incontrano e si scontrano.
 
Il complesso intreccio coreografico mette in risalto la loro forza e velocità e riflette la condizione umana, rendendoli sostegno uno dell’altro.
Ma la danza è corale e fluisce intorno a un gioco di opposti: movimenti energici alternati a passaggi estremamente lirici definiscono un affresco di grande respiro grazie anche al sapiente lavoro di luci di Carlo Cerri - modulante da cangianti riflessi acquatici ai neri più cupi, dai rossi infuocati del sole del sud al biancore dell’etere – e ai costumi firmati da Roberto Tirelli.
«Il mare - chiosa il coreografo - per certi aspetti può allontanare, ma per altri può congiungere, può unire; è quello che abbiamo fatto: un abbraccio tra le varie culture del Mediterraneo, diverse ma anche molto simili, con una radice unica.»
Lo spettacolo «Mediterranea» è stato inoltre inserito all’interno del Circuito danza del Centro Servizi Culturali S. Chiara, nella piazza di Tesero.

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