Centro documentazione dell’autonomia a Palazzo Albere – Di Alberto Pattini

Un’occasione imperdibile per comunicare storia, presente e futuro dell’autogoverno

L’autonomia è la principale forza propulsiva del «sistema Trentino».
È strategico in questo momento riuscire a proiettare sulle future generazioni di trentini, ma anche verso l’Italia e l’Europa questo tema, far capire realmente che cos’è l’autogoverno del territorio, qual è la sua storia millenaria, quali sono i meccanismi di funzionamento, quali sono le sue potenzialità di sviluppo.
Bisogna riuscire a spiegare che autonomia è una grande opportunità (oltre che responsabilità) e non un inutile privilegio. In questo senso comunicare e documentare correttamente l’Autonomia, dentro e fuori il Trentino, diventa determinante.
 
Destinare Palazzo delle Albere alla realizzazione di un Centro di Documentazione dell’Autonomia, realizzando un percorso espositivo simile a quello che la Provincia Autonoma di Bolzano ha da tempo creato a Castel Tirolo (con l’ausilio di documentazioni audio e video e un’ampia raccolta di documenti storici regionali), diventa quindi strategico.
È quanto emerge dalla richiesta degli esponenti del Patt cittadino e del Capogruppo in consiglio provinciale: Fabiano Condini, Assessore Comunale PATT Comune di Trento, Fabio Armellini, Capogruppo PATT in consiglio comunale Comune di Trento, Paolo Monti, Consigliere comunale PATT e membro commissione cultura Comune di Trento, Lorenzo Baratter, Capogruppo PATT in Consiglio provinciale e regionale.
 
Non pensiamo tuttavia a un luogo che si limiti a documentare un percorso storico millenario: l’Autonomia è realtà, è contemporaneità, è futuro e presente.
Oltre a un percorso museale sarebbe quindi importante prevedere laboratori didattici per le scuole, un punto per ospitare conferenze di carattere nazionale e internazionale sul tema, uno spazio di studio e documentazione (con biblioteca specialistica) che consenta a chiunque di essere puntualmente informato sui meccanismi di funzionamento dell’Autonomia, con un approccio aperto ad altre esperienze autonomistiche presenti anche in Italia ed in Europa.
 
Non esiste un luogo migliore, in Trentino, che Palazzo delle Albere. Ai tempi del Concilio era appena fuori le mura, dove si incontravano in tutto segreto i potentati di allora,
Ora la vicinanza al Muse può garantire, al contrario, grandi potenzialità in termini di afflusso, senza considerare il valore culturale dell’operazione, anche in termini comunicativi.
Un Trentino che sa fare cultura con strumenti all’avanguardia a livello europeo, che sa fare sintesi fra tradizione e modernità, che costruisce la sua eccellenza facendo tesoro del suo patrimonio storico ma con lo sguardo rivolto alla modernità e all’avanguardia scientifica.
 
Un luogo che oltretutto potrebbe rappresentare una grande opportunità per le istituzioni scolastiche trentine, diventando punto di riferimento tanto per attività didattiche quanto per interventi formativi sui docenti sui temi dell’Autonomia e della storia locale.
Il Centro Documentazione dell’Autonomia potrebbe a sua volta fungere quale strumento di promozione degli altri numerosi Musei che in Trentino approfondiscono tematiche legate alla specificità del nostro territorio, pensiamo ai temi della storia, delle minoranze linguistiche, dell’etnografia (si pensi al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina e ai quasi novanta siti etnografici presenti sul territorio provinciale, dei quali il Museo di San Michele è capofila).
 
Alberto Pattini
(Il Taumaturgo)
 
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