Ancora si pratica l’uccellagione illegale in Trentino

I Carabinieri hanno beccato un disgraziato uccellatore e denunciato per bracconaggio

Nei giorni scorsi i Carabinieri di Storo coordinati dal Comando Compagnia di Riva del Garda, a seguito di alcune notizie apprese durante la normale attività istituzionale, hanno sottoposto a controllo un cinquantenne del comune di Bondone, rinvenendo nella sua disponibilità alcune trappole per la cattura di avifauna selvatica.
In particolare i militari hanno scoperto che l’uomo deteneva abusivamente quattro reti mimetiche per la pratica dell’uccellagione.
 
Tale pratica illegale – considerata a tutti gli effetti una forma di bracconaggio – consiste nell’apposizione fissa di tali dispositivi tra due alberi o pali opportunamente predisposti, finalizzata alla cattura indiscriminata e massiva di selvaggina.
Per questa ragione, in base alla L.P. n.24 del 1991 (norme per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio della caccia), il trasgressore è stato (solo) sanzionato e le reti sono state sottoposte a sequestro amministrativo per la successiva confisca e distruzione.