A Tenno, donne e religioni a confronto
Iniziativa di Comune, Cinformi e Laboratorio culturale noneso
Donne e religioni a confronto ieri
sera a Tuenno nell'ambito dell'ottava settimana di studio
organizzata dal Comune assieme al Cinformi e al Laboratorio
culturale noneso, ospiti Nicoletta Capozza, cattolica, esperta di
questioni religiose, Maria Angela Falà, segretario generale
dell'Unione buddista italiana, Ilda Sangalli Riedmiller, laica,
esperta di progetti formativi e l'assessore provinciale alla
solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi
Beltrami.
Nata nel 2003, a seguito della costituzione del Laboratorio
culturale noneso, in collaborazione con alcune personalità del
mondo accademico trentino, la settimana di studio di Tuenno è stata
interamente dedicata, quest'anno, al tema delle religioni.
Nei giorni scorsi si è parlato delle religioni in Trentino, di
Islam, di Cristianesimo nelle sue diverse accezioni, di
Ebraismo.
L'occasione di ieri ha consentito di riprendere il filo di un
dialogo che il Trentino sta tessendo da tempo e che mette al centro
in particolare le donne, anche in aree difficili del mondo come
Israele o la Palestina, dove l'assessore Beltrami ha promosso nei
giorni scorsi, presso l'università degli Haredim (gli ebrei
ultraortodossi) di Gerusalemme, un incontro analogo, dal quale è
scaturito un progetto che vedrà come protagoniste alcune leader di
comunità di area ebraica, musulmana, cristiana, drusa.
«Questa settimana di studio - ha detto l'assessore Beltrami -
rappresenta un evento molto significativo per la comunità nonesa,
per l'importanza dei temi di volta in volta affrontati assieme a
relatori e relatrici di varia provenienza e di differenti
mentalità.
«Pur senza avere la pretesa di esaurire un tema così complesso,
l'avere scelto quest'anno di accendere i riflettori sulle
religioni, toccando alcuni nodi del credere e del non credere,
costituisce un'occasione preziosa per riflettere sulle nostre
identità, su ciò che ci accomuna al di là delle differenze, sulla
possibilità di un percorso da fare assieme.»
«E' tempo che le donne, - ha continuato Lia Beltrami. - In
particolare quelle a vario titolo coinvolte nell'esperienza
religiosa, assumano un ruolo più incisivo nei cammini di pace e di
convivenza.
Lo abbiamo visto recentemente a Gerusalemme, lo vediamo qui in
Trentino in questi giorni e siamo convinte che lo vedremo con
sempre maggiore evidenza anche in futuro.»
Oggi la conclusione della settimana di studio con uno spettacolo
teatrale di Teatro Minimo di Ardesio, «In nome della
madre».
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