Verso il 150° anniversario dell’Unità d’Italia/ 2
Presentato il Calendario Storico 2011 dell'Arma dei Carabinieri
Si è svolta oggi, nella suggestiva
cornice dell'Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma,
la cerimonia di presentazione del Calendario Storico e dell'Agenda
Storica 2011 dell'Arma dei Carabinieri, le cui tavole ripercorrono
i momenti più significativi per l'Istituzio ne nei suoi primi 50
anni di storia.
Inizia, con l'attuale edizione, un percorso che terminerà nel 2014,
anno in cui si celebreranno i 200 anni dalla Fondazione dell'Arma,
con un duplice obiettivo, proiettare l'Arma verso il suo terzo
secolo di vita e rievoca re l'importanza delle tradizioni e dei
valori che, allora come ora, animano - tutti i giorni - l'azione de
i Carabinieri.
Fra le autorità presenti, oltre al Comandante Generale dell'Arma
Leonardo Gallitelli, anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa
Generale Vincenzo Camporini.
Il notevole interesse da parte del cittadino verso il Calendario
Storico dell'Arma, oggi giunto a una tiratura di 1.350.000 copie,
di cui 8.000 in lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e
tedesco), è indice sia dell'affetto e della vicinanza di cui gode
la Benemerita, sia della profondità di significato dei suoi
contenuti, che ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente
tanto nelle abitazioni quanto nei luoghi di lavoro , quasi a
testimonianza del fatto che «in ogni famiglia c'è un
Carabiniere».
Il Calendario, attraverso il richiamo a intramontabili valori e
semplici, eroici gesti quotidiani durante il servizio, raffigura
momenti di vita in cui, ancora oggi, ogni Carabiniere si
identifica, operi esso in Italia o all'estero, in una grande città
o in un piccolo paese, al nord o al sud, in zona montana o in
quella marina.
Nato nel 1928, dopo l'interruzione post-bellica dal 1945 al 1949,
la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 78ª edizione,
venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale
interprete, con le sue tavole, delle vicende dell'Arma e,
attraverso di essa, della storia d'Italia, che ne l 2011 celebrerà
i suoi 150 anni. A sottolineare questo binomio, sulla copertina del
Calendario Storico 2011 figura il logo del 150° Anniversario
dell'Unità d'Italia, le "tre bandiere tricolori" che sventolano a
rappresentare i tre giubilei del 1911, 1961 e 2011, in un
collegamento ideale tra le generazioni.
Le artistiche tavole dell'edizione 2011 del Calendario Storico,
riproposte anche sull'Agenda e realizzate dal Maestro Luciano
Jacus, sono state presentate al pubblico da Massimo Giletti.
La mattinata è cominciata con la proiezione di un filmato
commentato dal Dott. Gianni Bisiach che, nell'ispirarsi alle tavole
del calendario, ha saputo correlare azioni del passato a operazioni
del presente, mettendo in risalto la missione del Carabiniere, la
stessa da 196 anni: proteggere, aiutare, mantenere la legalità
nella Comunità in cui opera.
Con equilibrio, coraggio, senso del dovere, lealtà, rigore morale,
spirito di dedizione e preparazione professionale: qualità e valori
indispensabili per assumere un impegno che travalica i limiti di
esercizio di una professione per essere uno stile di vita, un
vincolo etico con le generazioni di Carabinieri che si sono
susseguite dal 1814 a oggi.
Qualità e valori emerse sia nell'«intervista impossibile»,
realizzata dal Dott. Massimo Giletti a «Vittorio Emanuele I»,
impersonificato dal Dott. Roberto Gervaso, sulle motivazioni e
aspettative che lo hanno indotto a istituire il Corpo dei
Carabinieri Reali, sia nell'«intervista doppia» - proiettata nel
corso della cerimonia - a due coppie di Comandanti di Stazione,
simbolicamente raffiguranti «i più anziani» e «i più giovani» ,
come a testimoniare un'ideale passaggio di consegne fatte d i
tradizioni e principi cui ispirarsi.
Le immagini e i testi che accompagnano il lettore nei mesi del 2011
raccontano il percorso (etico e storico) attraverso il quale
l'Arma, con abnegazione e sacrificio, ha progressivamente esteso il
suo servizio sul territorio del Regno di Sardegna, «divenendo punto
di riferimento per le popolazioni e per le Istituzioni, dando vita
- sottolinea il Comandante Generale nella Prefazione - a un legame
profondo che ha fatto dell'uniforme dei Carabinieri l'uniforme
amica per antonomasia, alla quale poter chiedere non solo
sicurezza, ma anche una semplice mano, un consiglio, una parola, un
conforto».
Dal Piemonte, dove l'Arma è nata il 13 luglio 1814, all'istituzione
delle «Legioni», pochi mesi dopo l'Unità d'Italia, passando dai
primi caduti in operazioni di servizio tese a contrastare la
criminalità, all'assistenza alle popolazioni in difficoltà o
colpite da pestilenze, dal battesimo del fuoco durante la difesa
dei confini dello Stato Sardo alla riorganizzazione delle
Gendarmerie locali.
Un legame profondo con l'Italia e con gli Italiani, quindi, che
rende il Carabiniere una presenza rassicurante e familiare,
attraverso la figura emblematica del Comandante di Stazione. Un
vincolo idealmente rappresentato oggi dalla presenza in sala di 20
Comandanti di Stazione, 10 dei quali di Reparti costituiti sin dal
1814.
Come ormai di consueto, quasi a suggellare l'analogia di valori
alla base del servizio del Carabiniere, nella sua accezione
tradizionale, e quello dei Carabinieri sportivi, il Comandante
Generale ha premiato con una targa ricordo per gli eccellenti
risultati conseguiti nell'anno in corso il Carabiniere Arianna
Errigo, medaglia d'oro nel fioretto a squadre e argento in quello
individuale nel «Campionato Mondiale di Scherma» di Parigi.
Hanno fatto da sfondo al riconoscimento le immagini dei numerosi
successi dell'atleta.
A seguire è stata poi presentata anche l'Agenda 2011, che prosegue
la serie «storica» inaugurata nel 2008, offrendo agli estimatori
dell'Arma la possibilità di soddisfare molte curiosità sulla storia
dell'Istituzione attraverso una serie di monografie su aspetti e
temi della sua vita ormai quasi bicentenaria.
Dopo la «Fiamma», l'«Alamaro» e la «Lucerna», quest'anno è la volta
delle «Armi», da fuoco e bianche, in uso ai Carabinieri nei primi
50 anni di storia.
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