Verso il 150° anniversario dell’Unità d’Italia/ 4
Presentato il calendario 2011 dell'Esercito, «una risorsa per il Paese»
È stato presentato oggi al comando
militare della regione Trentino Alto Adige il calendario 2011
dell'Esercito Italiano, che costituisce per la Forza armata un
appuntamento tradizionale per presentare lo status in cui si
trovano a operare i nostri ragazzi in servizio.
Quest'anno viene a cadere nel 150° anniversario dell'Unità
d'Italia, per cui risulta il documento spartiacque tra il grande
mondo antico scomparso (fortunatamente già da qualche anno) e il
piccolo mondo moderno funzionale che si presenta al mondo come una
delle eccellenze del nostro Paese.
Per i primi cinquant'anni della Repubblica Italiana, le uniche
volte in cui si poteva godere della nostra bandiera e del nostro
inno nazionale senza… imbarazzi, sono state le medaglie
conquistate nello sport. Era come se il passato fascista avesse
impedito alla gente comune della Repubblica Italiana di riferirsi
ai propri simboli nazionali in quanto tali.
Per anni, tricolore e inno di Mameli sono stati conosciuti in tutto
il mondo grazie alla eccellenza dei nostri ragazzi che si cimentano
nello sport. Ma anche noi, Italiani, i brividi e il nodo alla gola
che proviamo quando vengono premiati la Ferrari o la nazionale di
calcio sono indimenticabili.
Adesso è diverso. Adesso è proprio l'Esercito a farci sentire
orgogliosi quando lo vediamo sventolare la bandiera tricolore e
suonare l'Inno degli Italiani.
E questo accade perché i nostri militari nei vari teatri del mondo
hanno dimostrato, oltre a preparazione professionale e
disponibilità tecnologica, di saper esprimere il fattore «I», il
DNA italiano.
In altre parole, non siamo un esercito qualsiasi, ma un
esercito di italiani, per cui riusciamo sempre a coniugare
disciplina e senso del dovere con quei valori umani che hanno
sempre distinto la nostra gente.
Il nuovo calendario svolge il tema della bandiera e dell'Inno di
Mameli attraverso dodici mesi che dimostrano quanto l'Esercito
Italiano sia davvero «una risorsa per il Paese da 150», come recita
il sottotitolo.
Un gennaio dedicato alla bandiera, febbraio dedicato alla memoria,
marzo all'inno nazionale e alle marce musicali. L'aprile è dedicato
alle missioni internazionali, tra le quali quella dell'Afghanistan
di cui abbiamo parlato a lungo su questo giornale.
Maggio riporta l'impegno per l'ordine pubblico, giugno la pubblica
utilità, luglio la scuola militare e studi universitari, agosto
alla formazione professionale. Settembre è dedicato ai militari
impegnati nello sport, dove la sola regione Trentino Alto Adige
esprime parecchie medaglie d'oro.
Ottobre riguarda la sanità, novembre la tecnologia della
comunicazione (che è la base della nuova organizzazione militare) e
infine dicembre con la protezione NBCR.
Il calendario è stato presentato dal generale Fabio Palladini,
comandante della regione militare TN-AA, dal maggiore Fabiano
Gereon dell'Ufficio Pubblica Informazione (insieme nella foto), affiancati
dai testimonial, il dott. Mario Cristofolini (che è stato ufficiale
medico) e da Francesco Moser (campione ciclista anche sotto le
armi) e Sabrina Mutschlechner, medaglia d'oro d'atletica
leggera.
Alla fine, anche il sottoscritto si è trovato ad essere testimonial
(involontario quanto lusingato) del nuovo esercito
italiano, per aver potuto toccare con mano la risorsa del
Paese nel teatro di Herat.
G. de Mozzi
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