In Trentino il 13° congresso mondiale sulle malattie delle foreste
Congresso IUFRO dal 3 al 10 settembre a San Martino di Castrozza, San Michele all'Adige e Firenze
Cento ricercatori provenienti da 22
paesi di cinque continenti si riuniranno, dal 3 al 10 settembre, a
San Martino di Castrozza, per il 13° congresso IUFRO (International
Union of Forest Research Organization) sulle malattie e marciumi
delle foreste organizzato dalla Fondazione Mach di San Michele
all'Adige e dall'università di Firenze.
E' la prima volta che il congresso, a cadenza quadriennale, si
svolge in Italia e il momento clou sarà mercoledì 7 settembre, a
San Michele, dove gli esperti dell'Istituto Agrario e della
Provincia autonoma di Trento presenteranno le peculiarità del
sistema forestale trentino.
Riflettori puntati sui progressi della ricerca sui parassiti che
provocano ingenti perdite economiche nelle foreste di conifere.
Per questo motivo dai recenti lavori di sequenziamento totale dei
principali patogeni si sta cercando di sviluppare una maggior
resistenza nelle piante attaccate e al contempo anche metodi
efficienti di lotta biologica per contenere lo sviluppo dei
patogeni, che portano inoltre anche una maggior suscettibilità agli
schianti forestali oltre che danni economici sul mercato del
legno.
«La Fondazione Mach - spiegano Nicola La Porta ed Elena Gottardini
del Centro ricerca e innovazione - presenterà cinque lavori che
vogliono investigare vari aspetti collegati a queste malattie: tre
vertono sulla genetica di Heterobasidion annosum e di Armillaria
mellea per analizzare le basi della loro struttura genomica, le
similarità genetiche con altri organismi fungini e i geni di difesa
contro queste malattie. Un quarto lavoro riguarda i danni sulla
produttività degli abeti rossi infettati dalla malattia e la stima
della mancata crescita degli anelli legnosi delle piante malate,
dall'inizio dell'800 a oggi. Infine un quinto studio presenterà le
previsioni dei trend della malattia in un contesto di cambiamento
climatico.»
Le foreste sono all'attenzione della Fondazione Mach, sotto il
profilo della ricerca scientifica, dell'istruzione e formazione, ma
anche della sperimentazione e della consulenza.
Negli ultimi anni l'attenzione è focalizzata sullo studio delle
conseguenze e sui possibili adattamenti degli ecosistemi forestali
alla recrudescenza dei cambiamenti climatici: in particolare
l'aumento delle malattie da funghi, gli insetti e i danni da
inquinanti, il bilancio del carbonio e la composizione delle
specie.
Nella foto sotto il titolo, Val Cava in Val dei Mocheni.
Nella foto che segue, fustaia di abete a
Cavalese.
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