Interessante contributo su «La religiosità dei Daci»
Vi hanno partecipato la delegazione di Trento dell’Associazione Italiana di Cultura Classica e il Consolato Onorario di Romania per il Trentino Alto Adige
Il contributo eminente di Luciano Canfora, professore ordinario di filologia greca e latina all’Università di Bari e coordinatore scientifico della Scuola di studi storici di San Marino, è stato uno dei momenti più importanti dei lavori del convegno internazionale «La religiosità dei Daci».
Il prof. Canfora ha tenuto una relazione sulla colonna Traiana «come rotolo librario» che ha destato parecchio interesse tra esperti e pubblico.
La giornata conclusiva del convegno è stata arricchita anche da due stimolanti contributi interconnessi, di Magdalena Indries (Oràdea, Romania) e Ivan Sodini (Trento), che hanno affrontato la particolare concezione dell’immortalità dei Daci.
La mattinata ha visto anche la presenza del Console di Romania a Bologna, dr. Gheorghe Milosan, che ha portato un sentito messaggio di apprezzamento da parte del Governo di Romania.
Sulle testimonianze letterarie relative al misterioso dio dacico Zalmoxis sono intervenuti i proff. Franco Ferrari (Salerno), Sorin Bulzan (Oradea), Claudio Bevegni (Genova), Matteo Taufer (Trento/Freiburg i.B.) innescando un vivace dibattito.
Apprezzate e discusse sono state anche le quattro conferenze del pomeriggio di ieri a cura dei proff. di Cluj-Napoca Sorin Nemeti, Gelu Florea e Razvan Mateescu, e del dott. Markus Zimmermann di Bamberg, tutte di particolare interesse archeologico e accompagnate dalla proiezione di suggestive immagini sui resti di templi dei Daci in Romania e su misteriose sepolture rituali.
Il bilancio di chiusura è stato più che positivo sia per l’affluenza di pubblico, che oltre agli storici ha visto anche la partecipazione di non addetti ai lavori, che per la progettualità futura della produzione di un volume di atti del convegno a cura del dott. Matteo Taufer (Trento/Freiburg i.B.).
Il convegno si è tenuto a Trento, presso la Sala della Fondazione Caritro di via Calepina.
I Daci erano una popolazione indoeuropea storicamente stanziata nell'area a nord del basso corso del Danubio che da loro ha preso il nome (Dacia, corrispondente grossomodo alle odierne Romania e Moldavia). Le diverse tribù che formavano il popolo furono riunite in un regno centralizzato e organizzato soltanto con re Burebista, nel 1° secolo a.C. Lo Stato dei Daci, con capitale Sarmizegetusa Regia, si scontrò più volte con i Romani, che riuscirono a sottometterli completamente con la vittoria dell'imperatore Traiano su re Decebalo (106). Entrati a far parte dell'Impero romano, i Daci furono prima assorbiti da Roma, mescolandosi con i suoi coloni, successivamente con le nuove genti che invasero i suoi territori a partire dalla metà del III secolo, come Sarmati, Germani, Magiari e Slavi. |
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