Politiche per i giovani: «Indispensabile fare rete»
Al seminario di Youth@work l’assessora Ferrari annuncia per l’anno prossimo la creazione di uno sportello giovani
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Innovare il modo di fare politiche per i giovani puntando sul loro coinvolgimento e mettendo in rete le risorse e i servizi oggi presenti.
È questo il punto di vista condiviso emerso ieri durante il seminario «La condizione dei giovani in Europa» organizzato dall'Agenzia per la famiglia e da LaReS, Laboratorio delle Relazioni sindacali nell’ambito del progetto Youth@work di Cgil Cisl Uil Trentino per avvicinare sindacato e mondo del lavoro ai giovani.
Dal confronto, a cui hanno partecipato Sara Ferrari (assessora provinciale all’Università, ricerca e politiche giovanili), Maria Chiara Franzoia (assessora alle politiche sociali del Comune di Trento), Patrik Vesan, ricercatore OCSE e Salvatore Marra (presidente del comitato giovani della Confederazione europea del sindacato), è arrivata la sollecitazione a mettere in rete i diversi interventi a sostegno dei giovani e della loro occupazione e formazione.
«Perché – come ha sottolineato Patrik Vesan – i tempi sono cambiati e anche un territorio che da tempo offre molteplici interventi per i giovani si trova davanti sfide inedite, di fronte alle quali serve una forte innovazione di risposte.»
Una sollecitazione raccolta dall’assessora Sara Ferrari che, dopo aver brevemente ricordato l’impegno della Provincia per gli under 30, a partire dal progetto «Garanzia Giovani», ha annunciato per l’anno prossimo la creazione di uno sportello giovani di respiro provinciale «come contenitore di tutta l'offerta che un giovane può trovare sul territorio trentino, dalla proposte lavorative a quelle formative, attivando anche partnership fra pubblico e privato».
Se a livello locale le istituzioni si pongono l'obiettivo di mettere in rete i diversi interventi a sostegno dei giovani, anche l'Europa ha deciso di scommettere sulla Garanzia Giovani per sostenere l'inclusione nel mercato del lavoro di disoccupati e inoccupati under 30, come ha sottolineato Salvatore Marra.
Il presidente del Comitato Giovani della Confederazione europea dei sindacati, ha ribadito che il programma Youth Guarantee va potenziato migliorando gli strumenti per offrire lavori di qualità ai giovani.
«Questo deve essere l'impegno primario della Commissione europea e sembra se ne sia convinto anche il presidente Juncker: la qualità dei posti di lavoro è fondamentale oggi per far crescere l'Europa.»
Per Marra però il sindacato europeo non deve limitarsi alla difesa del dialogo sociale con le istituzioni comunitarie. Deve saper cambiare al suo interno per dare voce ai giovani.
«Ci siamo presi l'impegno – ha spiegato il presidente dei giovani della CES, a pochi giorni dal congresso del sindacato europeo – a negoziare con l'associazione degli imprenditori un meccanismo di solidarietà tra lavoratori giovani ed anziani.
«Attraverso l'azione contrattuale vorremmo estendere a tutta Europa le buone pratiche in tema di staffetta generazionale, per creare nuove opportunità di impiego qualificato per i giovani.»
Un'esperienza che in Trentino, tra l'altro, sta muovendo i primi passi con risultati positivi.
È toccato all’assessora alle Politiche Giovanili del Comune di Trento, invece, tracciare una breve sintesi degli interventi messi in campo dall’amministrazione comunale per i più giovani.
«Un capitolo – ha ricordato – che nonostante i tagli al bilancio non ha subito riduzioni di risorse, perché i giovani sono una delle priorità di Trento.»
In apertura del convegno il professor Carlo Buzzi e la ricercatrice Arianna Bazzanella dell’Università di Trento hanno presentato in anteprima il volume «Fare politiche con i giovani».
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