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«Anticipare i problemi per migliorare le scelte»

Esperti a confronto a Trento da giovedì 5 a sabato 7 novembre la prima conferenza internazionale sull’«anticipazione»

Crisi economica, sicurezza alimentare e cambiamenti climatici.
Su questi e altri temi di attualità ogni giorno si discute su cosa riservi il futuro, quale sarà l’impatto per la vita dei cittadini e del pianeta, come affrontare le sfide, quali strategie politiche adottare per non farsi trovare impreparati davanti alle novità.
«Le comunità – afferma Roberto Poli, docente dell’Università di Trento, assegnatario della cattedra di UNESCO sui sistemi anticipanti e organizzatore della prima Conferenza internazionale sull’anticipazione – confidano sempre meno nelle prospettive tradizionali di gestire i problemi perché si rendono conto che queste ci aiuteranno sempre meno nell’affrontare i nuovi problemi emergenti. L’impiego dell’anticipazione, nelle sue varie articolazioni, sta diventando un riferimento sempre più necessario per la vita delle aziende, delle istituzioni, delle comunità e anche delle singole persone.»
A Trento ci sarà modo di fare il punto sull’anticipazione con gli studiosi che se ne occupano nei vari Paesi del mondo.
 
Infatti la cattedra UNESCO sui Sistemi anticipanti istituita presso l’Università di Trento, la WAAS-World Academy of Art and Science, la ISSS-International Society for the Systems Sciences, l’Advanced Design Network e il Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento e con il supporto del Comune di Trento organizzano da giovedì 5 a sabato 7 novembre la prima conferenza internazionale sull’anticipazione.
Il convegno «Anticipation 2015» si terrà al Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale e quello di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento.
Roberto Poli spiega: «Il confronto fra le diverse scienze umane e sociali e le discipline tecniche e sistemiche ci aiuterà a sviluppare una comprensione più ricca e compiuta dell’anticipazione. Una maggiore capacità di anticipazione può aumentare notevolmente la robustezza delle società di fronte a forze globali, pressioni locali e incertezze crescenti. Le ricadute a medio termine delle pratiche di anticipazione saranno migliori strategie politiche, economiche e più in generale sociali.»
Specifiche sessioni tratteranno dell’anticipazione collegata a diversi temi come: teoria delle decisioni, scienze umane e sociali, sfide globali, resilienza delle comunità, governance anticipativa, studi di futuro, includendo anche arti e design.
 
Gli invited speakers includono le figure più rappresentative degli studi recenti sull’anticipazione, all’interno delle diverse discipline: Jens Beckert (economia), Riel Miller (UNESCO, futures studies), Peter Bishop (strategic foresight), Ruth Levitas (sociologia), Flaviano Celaschi (disegno industriale), Mike Yearworth (ingegneria) e Winston Nagan (giurisprudenza).
Si attendono circa 300 relatori di provenienza internazionale (29 paesi) e nazionale (13 università italiane) nonché partecipanti esterni in qualità di osservatori e interessati.
L’evento ha ricevuto recentemente il patrocinio ufficiale dell’UNESCO.

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