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Val di Pejo, a Natale il bosco si tinge d'incanto

Nei due borghi di Cogolo e Peio Fonti sorgeranno due boschetti addobbati con materiali di recupero

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Già di per sé un bosco all'interno di un Parco montano ha un fascino che lo contraddistingue in qualsiasi stagione.
A Natale, nella pittoresca Val di Pejo, incastonata nel Parco Nazionale dello Stelvio, si aggiungeranno due boschi a quelli visibili tutto l'anno: a Cogolo e a Peio Fonti verranno infatti realizzati due percorsi tra alberi natalizi di ogni foggia.
Tradizionali, artistici e alternativi, realizzati con materiali poveri o di riciclo.
La «magia» è resa possibile dalla nuova edizione del Bosco Incantato, che prenderà ufficialmente il via la sera del 21 dicembre prossimo.
La realizzazione è un esempio di cooperazione tra le tante anime che costituiscono la vita nelle valli montane.
L'idea arriva dagli attori del territorio e da sei donne che da anni gestiscono l'Ecomuseo Piccolo Mondo Alpino: un museo unico nel suo genere, nato per promuovere la cultura locale e valorizzare le peculiarità agricole e culturali della «valeta» (così chiamano gli abitanti la Val di Pejo).
 
Insieme a loro, hanno collaborato all'iniziativa il Comune di Peio, il Consorzio Turistico Pejo 3000 e numerosi volontari delle associazioni locali.
Tutti uniti per un obiettivo comune: coniugare Natale e messaggi ambientali.
Quasi un obiettivo obbligato, per un territorio che ha scommesso sulla sostenibilità: la val di Pejo è immersa nel Parco Nazionale dello Stelvio ed ha da poco annunciato il progetto per diventare la prima ski area plastic free al mondo.
E così, il «Bosco incantato» è stato concepito come occasione per utilizzare le festività natalizie per sensibilizzare i tanti turisti sull'importanza della riduzione dei rifiuti e del recupero e riuso dei materiali.
Il «bosco» realizzato a Cogolo, grazie anche alla collaborazione con i commercianti locali, vede abeti rossi e bianchi addobbati con trucioli di legno, prodotto di scarto della segheria del Parco ed altri prodotti di recupero, diversi in base al tipo di attività commerciale: palline di alluminio realizzate con carta stagnola, parti delle bottiglie di plastica (che nella vicina ski area sono bandite da qualche settimana).



«In questo modo, gli addobbi diventano un messaggio prezioso per insegnare ai turisti, soprattutto ai più piccoli, che anche i prodotti di scarto, in apparenza senza alcun valore, possono essere riusati, con beneficio per la qualità di vita delle comunità locali e per l'ambiente» spiega Angelo Dalpez, sindaco di Peio.
In Piazza Monari, sorgerà poi la Biblioteca di Babbo Natale: una casetta rialzata con scivolo annesso, nella quale i bambini e i genitori possono entrare e leggere insieme le più belle favole legate al Natale.
L'altro «bosco», realizzato nel piazzale delle Terme di Peio Fonti, sarà realizzato con i trucioli.
Vicino agli alberi addobbati, sorgeranno poi due sculture di neve, alte 4 metri e larghe 3, realizzate dai giovanissimi studenti della Scuola ladina, il liceo artistico San Giovanni di Fassa. E, accanto, un igloo per i bambini che visiteranno il bosco.
 
Ma il «Bosco incantato» non finisce qui: accanto alle installazioni, è infatti previsto un fitto calendario di eventi.
Ogni giorno, i visitatori potranno assistere a concerti musicali, degustazioni, ciaspolate, laboratori per adulti e bambini, fiaccolate accompagnati dai maestri di sci. E ovviamente, ci si scalderà con bevande calde, alcoliche e analcoliche accompagnate da degustazioni di prodotti tipici.
Ad inizio anno, inoltre, l’Orchestra delle Alpi si esibirà nell’auditorium del Parco Nazionale dello Stelvio.

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