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Trento Film Festival: Malika e piccoli gesti nella quotidianità

«Pensare agli altri, a volte fare dei gesti politici, impegnarsi nella quotidianità vuol dire fare un piccolo passo verso la libertà»

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«Pensare agli altri, a volte fare dei gesti politici, impegnarsi nella quotidianità vuol dire fare un piccolo passo verso la libertà.»
Così Malika Ayane, oggi, al 67° Trento Film Festival, in occasione dell’incontro al Teatro Sociale nell'ambito della sezione «Destinazione... Marocco» dedicata al paese nordafricano organizzato in collaborazione con Oxfam. 
 
Malika era a Trento per parlare di Marocco «dove ho passato molte estati della mia vita. Lì è nato mio padre e mi sento parte di quel paese. Però mio padre non è venuto in Italia con il barcone.
«Erano gli anni ’70, mia madre era andata in Marocco in viaggio. Si sono innamorati e hanno deciso di venire in Italia quando mia mamma è rimasta incinta di me.»
 
Poi Malika ha ricordato il suo ultimo viaggio in Marocco dove «ho visto povertà ma anche la felicità per le poche cose che hanno e la consapevolezza che rimarranno tutta la vita anche dentro una piccola casa o una capanna o rifugio. In Marocco si vive una condizione di vita molto complessa».
E poi Malika Ayane ha aggiunto sul tema della montagna «di Marocco si parla sempre di deserti invece ci sono anche molte montagne dove si pratica anche trekking. Tra l’altro tornerò sulle Dolomiti, prossimamente, per dei concerti».

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