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Il«D2T» torna in Trentino: Premiate le case componibili in legno

A Federico Genetti, Kenny Bergamo e Mauro Marinelli 55 mila euro per avviare l’impresa. Per le scuole premiate le ITI Marconi di Rovereto

Si chiama «Abete» ed è un sistema di moduli abitativi interamente costruiti in legno, di alta qualità, grande flessibilità d’uso, a costi contenuti. In poche parole una casa sostenibile personalizzabile (la si può addirittura comporre sul web!) e alla portata di tutti.
Questo il progetto d’impresa che si è aggiudicato il primo premio nella sesta edizione del  concorso D2T Start Cup promosso da Trentino Sviluppo, che ieri sera al Polo Tecnologico di Rovereto ha vissuto la sua serata finale.
 
Ad idearlo un trio di giovani trentini: Federico Genetti, 23 anni di Cles, Kenny Bergamo, 24 anni di Taio e Mauro Marinelli, 25 anni di Castelfondo, che si sono aggiudicati i 55 mila euro con i quali avviare la loro impresa.
Nella categoria riservata alle scuole, che non ha assegnato il primo premio, si è imposto il «Green Team» dell’ITI Marconi di Rovereto (Lorenzo Bertini, Riccardo Esposto ed Edoardo Kaisermann) con «Smart domestic counter», un dispositivo per la lettura facile ed immediata delle utenze domestiche.
 
«Di fronte alla crisi – ha sottolineato Alessandro Olivi, assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento – ci si può rassegnare oppure imboccare una via nuova, fatta di innovazione e creatività. Questa è la strada scelta dalla Provincia di Trento che ha messo in campo vari strumenti, e il premio D2T è uno di questi, per sostenere i giovani che con coraggio decidono di prendere in mano il proprio futuro professionale avviando un nuovo progetto d’impresa. In questo disegno strategico Trentino Sviluppo sarà sempre meno un dispensatore di risorse e sempre più il soggetto che avrà un compito fondamentale: quello di creare un contesto favorevole alla nascita e allo sviluppo di imprese innovative».
 
Patrizia Ballardini, consigliere delegato di Trentino Sviluppo, ha sottolineato i risultati tangibili che un’iniziativa come il D2T sta avendo.
«Nelle sei edizioni il concorso ha coinvolto circa 400 giovani, rendendoli protagonisti di un percorso formativo sui temi del fare impresa – ha ricordato Patrizia Ballardini – ed ha fatto nascere una decina di imprese innovative, due delle quali sono insediate presso il Polo Tecnologico di Rovereto e due presso gli spazi di Progetto Manifattura. Tra gli ultimi vincitori, GardaSolar sta assemblando nel BIC di Rovereto le prime barche solari, con commesse importanti. Underground Power presenterà alla stampa nazionale, all’Autodromo di Monza il prossimo venerdì 25 maggio, il prototipo di dosso rallentatore del traffico capace di produrre energia e Bio Soil Expert, vincitrice dell’ultima edizione, è stata premiata a Firenze come migliore start up dell’anno».
 
Al termine di due ore intense di competizione, dinanzi ad un pubblico composto da giovani, imprenditori e potenziali investitori, dopo venti minuti di camera di consiglio, la Commissione presieduta da Giulio Bonazzi e Roberto De Laurentis ha emesso il proprio verdetto: vincitori della sesta edizione del Premio D2T Start Cup sono Federico Genetti, 23 anni di Cles, Kenny Bergamo, 24 anni di Taio e Mauro Marinelli, 25 anni di Castelfondo, e il loro progetto d’impresa denominato «ABETE», acronimo di Architettura Benessere Territorio, un particolare tipo di edificio in legno che si caratterizza per l’elevata flessibilità e personalizzazione e i costi contenuti grazie ad una struttura modulare.
A loro va un premio del valore di 55 mila euro, di cui un assegno da 35 mila euro per sostenere l’avvio di impresa ed un master MBA presso il CUOA di Vicenza, tra le più antiche e prestigiose Business School italiane, in collaborazione con l’University of Michigan – Dearborn.
 
Al team Abete, che ha fatto incetta di riconoscimenti, è andato anche il premio speciale assegnato dalla Giuria composta da sette giornalisti delle principali testate locali.
Secondo classificato il team guidato da Tristano Vacondio, 30 anni di Riva del Garda, che con Marco Iazzetta (34 anni, Grosseto), ha presentato «SeeSaling», una speciale piattaforma web per la visione assistita di una regata o di un allenamento in barca a vela.
 
A loro un premio del valore di 18 mila euro, di cui 15 mila euro per l’avvio di impresa e 3 mila euro da spendere in formazione.
I primi due classificati potranno inoltre partecipare al Premio Nazionale dell'Innovazione «PNI Cube», una sorta di finale nazionale tra i vincitori delle Start Cup locali.
A tutti Trentino Sviluppo offrirà poi i propri servizi di sostegno all’avvio d’impresa, compresi eventualmente appositi moduli attrezzati nei BIC, gli «incubatori» d’impresa, o spazi dedicati nel «Nido d’impresa», il servizio di preincubazione attivo presso il Polo Tecnologico di Rovereto e presso la «Greenhouse»di Progetto Manifattura.
 
Nella categoria High School, riservata alle ultime classi degli istituti superiori e delle scuole professionali, la Giuria interna di Trentino Sviluppo ha deciso di non assegnare il primo premio.
Il secondo premio - un voucher di 3 mila euro da spendere in iniziative formative – è andato all’ITI Marconi (gruppo classe «Green Team» composto da Lorenzo Bertini, Riccardo Esposto ed Edoardo Kaisermann), con «Smart domestic counter», un dispositivo per la lettura immediata delle utenze domestiche (luce, acqua, gas) tradotte in costi e risparmi anziché espresse in astrusi kWh e metri cubi. Il premio speciale da 1.000 euro riservato alle scuole per nella categoria «Meccatronica» è andato alla classe 3 IE del CFP Veronesi  di Rovereto (Alessandro Grandi, Cristin Ous e Nicola Simonini) la cui idea di impresa, denominata «Endo Watt», consiste nello sfruttare le gru ferme in cantiere per «catturare» il vento attraverso apposite eliche, riuscendo quindi a produrre corrente elettrica.
 
Notevole l’impegno profuso da Trentino Sviluppo nelle scuole, con incontri di formazione sulle tematiche del fare impresa promossi in 20 classi di 7 istituti trentini che hanno visto la partecipazione di 330 studenti.
Il concorso «D2T Start Cup» è promosso da Trentino Sviluppo in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento, la Fondazione Bruno Kessler, la Fondazione Edmund Mach-Istituto Agrario di San Michele all’Adige, Habitech - Distretto Energia Ambiente, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento e tre partner d’eccezione: il M.I.T. Massachusetts Institute of Technology di Boston, IBAN Italian Business Angel Network, PNI Cube, l’Associazione degli incubatori e delle business plan competition accademiche italiane.

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