Il «Napoli. Teatro Festival Italia» in aiuto alla Città della Scienza

L’incasso del concerto di ieri di Enzo Avitabile&Bottari sarà devoluto al progetto di ricostruzione della struttura bruciata a marzo

Non solo prime mondiali, artisti di lustro e spensieratezza alla sesta edizione del Napoli. Teatro Festival Italia. Ad andare in scena è stata la solidarietà. Il ricavato della vendita dei biglietti del concerto di Enzo Avitabile&Bottari contribuirà alla ricostruzione di Città della Scienza, andata quasi completamente distrutta a causa di un furioso incendio di natura dolosa divampato la sera del 4 marzo scorso.
 
«La solidarietà deve esprimersi anche in termini di ripartizione dei danni – ha commentato Caterina Miraglia, presidente della Fondazione Campania dei Festival.»
Definito dal premio Oscar Johnatan Demme (che ha girato un bel film-documentario su Avitabile,) il «figlio spirituale di John Lennon» il cantante, compositore e polistrumentista partenopeo classe 1955 ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca di suoni inediti, vitali, essenziali al di fuori delle logiche commerciali.
Una fortunata carriera che l’ha portato dai club «americani» di Napoli, in cui si esibiva già a sette anni, ai palchi di mezzo mondo grazie alle collaborazioni strette con grandi artisti pop e rock, come James Brown a Tina Turner.
 
In linea con la sua ricerca di fusione tra antico e moderno, Avitabile si è esbitio assieme ai Bottari di Portico, un gruppo musicale tra i più suggestivi ed autentici dell’intera scena della World Music la cui tecnica e particolarità consiste nel cadenzare gli antichi ritmi professionali usando, come facevano i contadini, botti, tini e falci.
La mescolanza tra il personale sound di Avitabile e il coinvolgente ritmo dei Bottari ha prodotto un armonico cortocircuito tra tradizione e sperimentazione, sana trance: non tecno, ma folk.
Ad ospitare l’innovativa performance la Sala Netwon.