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Il personaggio preferito di De Filippo rivive al «Napoli. Teatro Festival»

Andato in scena ieri sera «Sik Sik, l’artefice magico», per la regia di Pierpaolo Sepe

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Grande successo per «l’ultima creatura» nata dal sodalizio tra il regista Pierpaolo Sepe (foto sotto il titolo) e l’interprete Benedetto Casillo.
Dopo «Atto senza parole e altri testi» di Samuel Beckett e «Le cinque rose» di Jennifer di Annibale Ruccello (Premio della Critica 2012), la coppia di artisti ha presentato ieri sera, in prima mondiale, «Sik Sik, l’artefice magico», esilarante commedia che nel 1929 consacrò il genio di Eduardo De Filippo, facendo registrare solamente a Napoli ben 450 repliche.
Sono passati più di ottant’anni ma questo atto unico scritto durante un viaggio in treno non smette di piacere. Entusiasta il pubblico accorso in massa al Teatro Mercadante.
 
La storia racconta di un illusionista di terz’ordine Sik Sik (talmente amato da De Filippo da definirlo il capostipite dei suoi personaggi) che si esibisce assieme alla moglie Giorgetta, visibilmente in cinta, in teatri di infimo livello.
Una sera il compare Nicola, che confuso tra gli spettatori, assicura il buon esito dei suoi numeri, manca all’appuntamento e il mago è costretto a sostituirlo con Rafele, il primo capitato.
All’ultimo minuto si presenta Nicola.
Le due spalle litigano tra loro e perdono, all’insaputa di Sik-Sik, il lucchetto truccato, per il numero della sparizione di Giorgetta, e la colomba bianca.
I giochi falliscono miseramente: Giorgetta, prigioniera nel baule, è liberata dal marito a colpi di martello ed un pollastro nero appare, sotto il cappello di Rafele, al posto della colomba.
 
Un condensato di comicità pura per raccontare un tema tutt’altro che gioioso qual è il rapporto tra l’uomo e il suo fallimento.
Una rilettura personalissima e fortemente contemporanea quella data da Sepe che lo stesso regista spiega così.
«Ho cercato di raccontare un tempo diverso da quello del ’29. Le miserie che vive oggi Napoli sono ben diverse. Quello che più mi colpisce della nostra contemporaneità è la coesistenza di tante culture, così diverse e così incapaci di comunicare tra loro.»
Un plauso, oltre che all’entusiasmante Benedetto Casillo (foto di fianco), va agli attori che lo hanno affiancato sul palco e che sono provenienti da altre e variegate esperienze teatrali: Marco Manchisi, Roberto Del Gaudio, Aida Talliente.
 
«Sik Sik, l’artefice magico» è una coproduzione della Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia, Fondazione Salerno Contemporanea – Teatro stabile d’innovazione in collaborazione con Benevento Città Spettacolo.
Lo spettacolo verrà riproposto nella versione rimaneggiata e ampliata da Eduardo nel 1979 in occasione della 34ª edizione del Benevento Città Spettacolo di scena dal 6 al 23 settembre.
  
 IL TEATRO MERCADANTE
Il Teatro Mercadante (già Teatro del Fondo - Foto in basso) è uno storico teatro di Napoli sito in Piazza Municipio. Costruito tra il 1777 e il 1778su progetto del colonnello messinese Francesco Sicuro, grazie ai beni confiscati ai Gesuiti in seguito alla loro espulsione dal capoluogo campano, che costituivano il cosiddetto Fondo di separazione dei lucri (da cui l’originario nome del teatro: Teatro del Fondo), venne inaugurato il 31 luglio 1779 con la rappresentazione L’infedele fedele diG.B. Lorenzi, musicata da Domenico Cimarosa.
Dopo il breve periodo della Repubblica Napoletana del 1799, in cui il Teatro assunse il nome di Teatro Patriottico, il Teatro del Fondo venne affidato nel 1809 al celebre impresario Domenico Barbaja. Sotto la sua gestione il Teatro ospitò i più grandi musicisti dell’epoca, da Gioacchino Rossini a Mozart a Gaetano Donizetti.
Dopo notevoli interventi di restauro, alcuni dei quali radicali nel dicembre del 1870 il Teatro assunse l’attuale denominazione in onore del musicista pugliese Saverio Mercadante, napoletano d’adozione.
 
Dopo circa un secolo, segnato soprattutto dai successi di Eduardo Scarpetta, il Teatro, già gravemente danneggiato dai bombardamenti della Guerra, chiuse definitivamente nel 1963 per inagibilità dovuta a ragioni statiche.
Dalla metà degli anni Ottanta vi furono allestite mostre e alcune rappresentazioni. Solo dal 1995 in poi il Mercadante ha ripreso regolarmente la sua attività con stagioni teatrali regolari e progetti di teatro contemporaneo.
Dalla stagione teatrale 2003-2004 il Mercadante è gestito dal Teatro Stabile di Napoli. Al suo interno sono ospitate la biglietteria, la sala stampa e l’info point del Napoli. Teatro Festival Italia
La biglietteria è aperta da lunedì a sabato: 10.00 - 19.00. Domenica: 10.00 - 14.00.
Telefono: 08119560383
Mail: infopoint@napoliteatrofestival.it
 
Chiara Limelli 

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