A Nogaredo ritornano le renne di Nonna Donatella
Dal 29 novembre al 6 gennaio 2015 a Palazzo Candelpergher mostra, laboratori per bambini, letture
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Le renne ritornano. A quattro anni dal primo appuntamento, che registrò un successo inaspettato, Nogaredo ospita infatti la mostra (e non solo) di nonna Donatella.
Un appuntamento con la fantasia, la magìa, i colori, il gioco, le favole, l’allegria: il tutto in salsa nordica.
Sarà ancora Palazzo Candelpergher, nel cuore di Nogaredo, ad ospitare la mostra «Ritornano le renne».
Da sabato 29 novembre (inaugurazione alle ore 17) e fino al 6 gennaio 2015 l'occasione - davvero unica - di poter ammirare dal vivo la colorata, appassionata e ricca collezione di Donatella Masè, la nonna delle renne.
La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 15 alle 19 (le renne si concederanno solo due giorni di vacanza in questo periodo: a Natale e Capodanno...) e sarà accompagnata da un laboratorio su prenotazione per le scuole dal lunedì al venerdì, mentre per le famiglie l’appuntamento è al sabato e alla domenica, alle 14.30 e alle 17.
Non solo: ci sarà spazio anche per il racconto quotidiano della piccola renna.
La previsione è facile: «la mostra delle renne» di Nogaredo sarà una delle attrazioni più visitate tra le tante iniziative del Natale in Trentino.
Un viaggio tra i mille e passa modi nei quali la renna, animale simbolo per eccellenza, mezzo di trasporto preferito di Babbo Natale, è stata raffigurata.
Pupazzi, pelouches, giochi, quadri, soprammobili, utensili domestici, souvenir, tessuti, libri, figurine, giocattoli: si stenta a credere in quanti modi la renna sia stata mostrata e raffigurata.
E Donatella Masè, da quasi quindici anni, colleziona renne, in tutte le salse.
Ne possiede migliaia e a Nogaredo le mostrerà a grandi e piccini, in un’atmosfera di fiaba e di sogno.
Le renne ringraziano il Comune di Nogaredo, la Cassa Rurale di Isera, Boccone articoli personalizzati e Flover: il loro apporto è decisivo.
La storia delle renne di Nonna Donatella
Cosa spinge una persona ad entrare in un negozio di souvenir di Sharm el Sheik, in Egitto, dalle parti del Mar Rosso - quaranta gradi all’ombra - e andare alla ricerca di qualcosa che abbia a che fare con le renne?
Sì, avete letto bene: le renne, quei simpatici animali che da sempre associamo alla tundra, alla neve, alla Lapponia e a Babbo Natale.
E’ presto detto: è una passione forte e sincera per questi animali ma, soprattutto, per quel magico mondo ovattato, inconfondibilmente nordico, fatto di storie lette attorno al camino e di fiabe cariche di neve, lievi lievi, da raccontare a bambini ancora capaci di stupirsi, alla faccia dei videogiochi.
Bene, la signora Donatella Masè, anni fa, in quel negozio di Sharm el Sheik a cercare qualcosa che avesse a che fare con le renne ci è entrata davvero. E l’ha trovato. Perché di una cosa sicura e con lei lo sono quelli che ben conoscono la passione collezionistica.
Certe cose le senti. Di più: ti chiamano.
Sta di fatto che un piatto decorato con immagini di renne in quel negozio d’Egitto c’era. Adesso fa parte della collezione di Donatella Masé. Una gioia del buon gusto nordico in forma di renna.
Se vi capitasse di prendere un caffè a casa Masè, sappiate che la signora Donatella ti offre i biscottini fatti in casa (a forma di renna) o i cioccolatini (a forma di renna) con il caffè: lo zucchero sta in un contenitore fatto a forma di renna... Per anni le renne di nonna Donatella sono state famose a Cristo Re, il quartiere di Trento dove vive. Quando arrivava dicembre, a gruppi di cinque, sei alla volta, le bambine e i bambini del quartiere venivano invitati in casa (un normalissimo appartamento) per ammirare le renne ed ascoltare le storie.
E’ una vicenda d’altri tempi, quella di Donatella Masè. Tre figli, quattro nipoti, tanti amici. Da quando è in pensione - ha lavorato per anni come impiegata - si è inventata una occupazione tutta particolare. Certo, le renne hanno fatto la loro parte.
E’ iniziato tutto quasi quindici anni fa, quando una amica le regalò un piattino di ceramica, con l’immagine di una renna, uno di quei souvenir tipicamente nordici da appendere in casa, discreti e ricchi di calore.
Allora non poteva saperlo: ma quello era il “numero uno” di una collezione che non ha ovviamente valore economico (niente quotazioni, niente pezzi rari, niente ricerche snervanti del pezzo mancante), ma ha un enorme valore simbolico ed affettivo.
Così le presine in cucina sono fatte a testa di renna, l’arazzo che viene dal Canada mostra delle renne, la chiavetta usb del computer è una custodia di gomma fatta a renna.
L’albero di Natale porta appesi 300 pezzi diversi: tutti hanno a che fare con le renne. E la corone d’Avvento, se le guardi bene, hanno figurine ora in legno ora in ceramica ora persino in ferro: tutte renne.
E sono i tanti amici di Donatella - grande appassionata di danza in costume d’epoca - i migliori «alleati» nella sua caccia continua, ovunque capiti, di tutto quello che ha a che fare con le renne. Chi la conosce e in giro per l’Italia o per il mondo si imbatte ...nelle renne, sa già cosa portarle.
«Renne per la nonna» è la frase che i nipoti hanno ripetuto spesso, in questi anni, ogni volta che i loro sguardi incrociavano un souvenir, un oggetto, un quadro, un poster, un puzzle, un libro, un cd, un oggetto intagliato in legno, un copripentola, delle decorazioni per le finestre, una tazzina di caffè, tovaglie e posate, giocattoli in cento cobinazioni: tutto a forma di renna o con le renne disegnate o stampate, ovviamente.
Ecco, è questo il magico mondo che nonna Donatella mette in mostra a Nogaredo per oltre un mese.
Un trionfo di allegria e serenità: Tutto da vedere. Tutto da ascoltare con la lettura delle storie. Tutto da fare con i laboratori creativi.
Quattro anni fa fu un successo. Quest’anno - con più giorni di apertura e con centinaia di pezzi in più esposti - il ritorno delle renne non potrà che essere trionfale.
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