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Nasce il circuito storico culturale «Forti del Trentino»

Sono 15 i forti interessati al progetto e rappresentano testimonianze straordinarie dai punti di vista storico e architettonico

I forti del Trentino rappresentano delle testimonianze straordinarie dal punto di vista storico e architettonico.
A partire dagli anni ’90 del secolo scorso, la Provincia autonoma di Trento e i Comuni interessati hanno promosso un importante e impegnativo lavoro di recupero e di restauro. Un lavoro che prosegue tutt’ora curato dalla Soprintendenza dei Beni culturali.
Il Centenario, e in particolare l’approssimarsi della data del 24 maggio 2015, ha spinto l’Assessorato provinciale alla cultura a promuovere un progetto di gestione e di valorizzare di questo patrimonio.
L’incarico è stato affidato alla Fondazione Museo storico del Trentino, che ha seguito tecnicamente il progetto coordinandosi con le amministrazioni comunali proprietarie dei forti stessi.
Il progetto è stato illustrato ieri a Trento dal direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi, dal provveditore del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, Camillo Zadra, dal dirigente del Servizio Cultura della Provincia autonoma di Trento, Claudio Martinelli e dai sindaci dei Comuni interessati.
 
Ben quindici sono, ad oggi, i forti interessati a tale progetto. Tra essi Forte Strino che è il capofila delle fortificazioni della Valle di Sole e del sistema difensivo del Tonale, Forte Lardaro e Forte Corno in Valle del Chiese, le fortezze del Monte Brione e di Nago che si affacciano sul Lago di Garda.
L’apertura al pubblico di Forte Pozzacchio, scavato interamente nella montagna, rappresenta sicuramente una delle novità più importanti del 2015. Di straordinaria importanza è poi il sistema dei forti a difesa degli altipiani cimbri.
Tra essi Forte Belvedere, che si è salvato dalle distruzioni della guerra e dal lavoro dei recuperanti, rappresenta il centro del sistema ed è sicuramente il più noto e visitato. Tra poco diventeranno visitabili altre fortezze, tra le quali il suggestivo Forte Campo Luserna.
In Valsugana, posti sui due lati del lago di Levico, vi sono Forte Tenna e Forte delle Benne, i cui lavori di restauro sono stati conclusi l’anno scorso ed è al centro di un’intensa attività espositiva e di animazione culturale. Spostandosi in Val di Fiemme, all’interno del Parco di Paneveggio Pale di San Martino, si stanno ultimando i lavori di restauro del Forte Dossaccio.
 
Completano questo ricco sistema di siti, alcuni dei quali hanno un ruolo importante e riconosciuto all’interno dell’offerta turistica e storico - culturale del Trentino, i Forti della città di Trento: la batteria Roncogno e Forte Cadine.
A Forte Cadine, gestito direttamente dalla Fondazione Museo storico del Trentino, è stato attribuito il ruolo di centro informativo e di documentazione dell’intero sistema.
Le informazioni su orari, aperture, attività ed eventi verranno pubblicate a partire dal 23 maggio sul sito www.trentinograndeguerra.it.
Il circuito dei Forti del Trentino si è inoltre dotato di un logo, che riprende simbolicamente gli elementi architettonici principali di queste fortezze e la bandiera dell’Unione Europea, oltre a segnalare il lungo tracciato del Sentiero della pace.
Si sottolinea ulteriormente in questo modo il significato del Centenario promosso in Trentino: dalla guerra alla pace, la trasformazioni di questi luoghi progettati per esigenze belliche in strumenti per la diffusione della conoscenza della storia e della cultura della pace.

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