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Mario Eichta insignito di un'altra massima onorificenza

Gli è stato assegnato il Vessillo della Libera Provincia dell'Istria in quanto pioniere degli incontri della pace tra Italia ed Austria

Ha avuto luogo lo scorso 10 luglio presso Palazzo Tonello in Trieste, nel corso di una partecipata cerimonia, l'assegnazione del Vessillo della Libera Provincia dell'Istria al comm. Mario Eichta, pioniere degli incontri della pace tra Italia ed Austria.
Nell’occasione del centenario dell’entrata dell’Italia nella Grande Guerra, la presidenza dell’Unione ha inteso assegnare all’illustre alpino e ricercatore, già insignito delle massime onorificenze della Repubblica Italiana e da quella d’Austria ed Ungheria, il prestigioso riconoscimento.
«Un modo più che adeguato per riconoscere i grandi meriti di Mario Eichta» sostiene convinto il Presidente Massimiliano Lacota «il quale si è impegnato fin dagli anni Settanta per individuare, segnalare e rendere fruibili i numerosi luoghi di detenzione delle popolazioni civili evacuate durante il conflitto, come nel caso dell’ex campo di Wagna, nella Stiria, nei pressi del quale venne eretto un monumento in ricordo delle migliaia tra istriani, monfalconesi, ronchesi – moltissimi  anche sloveni - colà deportati ed internati. Merita la gratitudine di tutti per la sua straordinaria opera ed il successo delle sue innumerevoli iniziative.»
Molto noto nell’ambito delle associazioni combattentistiche e d’arma e negli ambienti militari italiani ed austriaci di primo piano, Mario Eichta è nato a Merano nel 1941 da genitori trentini.
 
E’ stata proprio la sorte subita dal padre Luigi - sospettato durante la Grande Guerra di avere simpatie per il Regno d’Italia e nel contempo di tramare con la sua Associazione di lavoratori cattolici trentini, quindi di lingua italiana, contro l’Impero, venne accusato ingiustamente di spionaggio, arrestato il 26 maggio del 1915 e poi destinato nelle baracche del Campo di Internamento di Katzenau, attuale sobborgo di Linz, ed in seguito mandato al confino ad Hollabrunn, a nord di Vienna – a far nascere in lui fin dagli anni Settanta la passione per il ricordo delle vittime e dei perseguitati civili.
Uno dei meriti più grandi è quello di aver ideato ed istituito nel 1993, con l’allora sostegno dei Ministri degli Esteri italiano Emilio Colombo ed austriaco Alois Mock, gli annuali Incontri Internazionali Italo-Austriaci della Pace che da allora si svolgono ogni anno in Italia ed in Austria.
L’ultimo, lo scorso 23 maggio 2015, ha avuto luogo a Genova, con la presenza del Governo italiano e delle massime autorità.
Al conferimento del Vessillo erano presenti per il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca il Direttore Generale dott.ssa Caterina Spezzano, per la Provincia di Trieste il Vice Presidente, Igor Dolenc, per il Comune di Trieste l'assessore Laura Famulari e la Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, la quale ha dichiarato che la Regione è pronta a sostenere il progetto di un raduno di tutte le rappresentanze degli ex Combattenti del Primo Conflitto Mondiale da tenersi a Trieste nel 1918, per celebrare la fine del conflitto.
Era altresì presente il Vice Presidente del Kärtner Abwehrkämpferbund, Ferdinand Pramendorfer.

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