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Grande Guerra: Ala commemora i cent’anni da Passo Buole

Oltre due settimane di eventi per non dimenticare una delle più cruente battaglie

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Due settimane e mezzo, ad Ala, dedicate alla memoria di una delle più cruente battaglie della prima guerra mondiale: quella di Passo Buole, a fine maggio 1916.
Lasciò a terra un migliaio di soldati tra morti, feriti, dispersi.
Un evento che verrà ricordato attraverso spettacoli, cori e fanfare, passeggiate commemorative fino al Passo, il raduno sezionale degli alpini.
A fare memoria, insieme, ci saranno gli alpini, ma anche diverse associazioni locali che hanno dato vita al Comitato alense per il Centenario: dalla Sat alla Banda, dall’associazione storica Memores al Coro Città di Ala, dal Soccorso alpino alla Società cicilistica, al Comitato Maccheroni di Serravalle.
Un evento che è stato fortemente voluto dal Comune, insieme a Comunità di Valle, Provincia, Fondazione Museo storico del Trentino e Museo storico italiano della Guerra.
 
«Ala fu il teatro di molti avvenimenti simbolici – ha spiegato il sindaco Claudio Soini – qui ci fu la prima linea e la città fu tra le più distrutte. Oltre a essere i primi a trovarsi in guerra nel 1915, con l’entrata in guerra dell’Italia, i cittadini alensi furono anche i primi a dover gestire l’armistizio. E in questa terra dove purtroppo 100 anni fa ci fu il fronte, la commemorazione dei fatti di Passo Buole è il primo di una serie di eventi da qui al 2018.»
«La stessa organizzazione, che mette insieme alpini e Comitato, vede al lavoro diverse associazioni, in segno di pace – ha aggiunto la vicesindaca e assessora alla cultura Antonella Tomasi - Perché dopo cent’anni non ha più senso parlare di vinti e vincitori, ma guardare alla guerra come al passato, in prospettiva di un futuro migliore. Ne ha bisogno oggi anche l’Europa.»
Poco dopo, la stretta di mano tra il presidente degli alpini trentini Maurizio Pinamonti e il presidente dell’associazione Memores Massimiliano Baroni.
«Oggi più che mai la pace dà senso al sacrificio dei soldati morti 100 anni fa» ha spiegato Pinamonti; «Le nuove generazioni devono crescere senza più divisioni e qui oggi si chiude la polemica che ha accompagnato la programmazione di queste due settimane» ha aggiunto Baroni.
 
«Passo Buole sia un antidoto alla nascita di nuove frontiere - ha detto nel suo intervento il direttore della Fondazione Museo storico Giuseppe Ferrandi – l’Euregio oggi è turbato da quanto sta accadendo al Brennero.»
E il presidente del Museo della Guerra di Rovereto Miorandi ha spiegato che «proprio il Trentino deve essere esempio e salvaguardare pacificamente la storia di 100 anni fa in chiave europea.»
Per la Comunità della Vallagarina, il presidente Stefano Bisoffi ha elogiato «il lavoro dei tanti volontari che si stanno spendendo per la memoria e la pace.»
A chiudere l’incontro è stato l’assessore provinciale alla cultura Tiziano Mellarini: «Pace, solidarietà, integrazione e fratellanza sono le parole che riassumono il senso di questi eventi – ha detto – per altri due anni ricorderemo sul territorio gli avvenimenti di cento anni fa, perché non si ripetano. Il raduno sezionale degli alpini sarà una piccola anteprima generale di quanto vedremo in Trentino nel 2018, con l’adunata.»
 
GLI EVENTI
- Si parte giovedì 19 maggio con una serata dedicata al «Buole da parte austriaca».
Organizzata dall’associazione Memores, vedrà la relazione storica di Oswald Mederle che parlerà di ciò che fu per l’Austria il 1916 in Bassa Vallagarina (ore 20:30, auditorium Cassa Rurale).
 
- Venerdì 20 maggio tocca invece agli Alpini: la giornata è dedicata al Tenente Mario Soini, medaglia d’oro al Valor militare nel centenario della sua morte.
 
- Venerdì 27 maggio l’appuntamento è al teatro Sartori, alle 20:30, con lo spettacolo teatrale «Insieme per ricordare – Gemeinsam zu erinnern».
La Banda suonerà brani musicali della prima guerra mondiale, gli attori reciteranno sui testi di Francesca Aprone che ha riscoperto lettere di soldati da entrambi i fronti e lettere di donne che vissero la guerra nei paesi e nelle città.
 
- Domenica 29 maggio sarà la volta della camminata a piedi fino a passo Buole fissata esattamente nell’anniversario dei combattimenti.
Ci saranno ben quattro gruppi. È possibile raggiungere il passo a piedi partendo da Riva di Vallarsa alle 7:30 insieme all’associazione Pasubio 100 anni (333/8085605 o 347/6805301), oppure alla stessa ora da Prabuobolo o dal Rifugio Zugna insieme alla Sat, al Soccorso alpino di Ala, a Memores (ala@sat.tn.it).
O ancora, in bicicletta, partendo da località Fusi – Marani di Ala, insieme alla Società Ciclistica (342/0771402).
Alle 11 al passo si terrà la messa, celebrata dal vescovo emerito di Trento Monsignor Luigi Bressan.
In caso di pioggia l’iniziativa si svolgerà in città e la messa verrà celebrata nella chiesa di San Francesco ad Ala alle 9, mentre la battaglia verrà ricordata dalle 10 al teatro Sartori.
Un’altra serata a teatro, voluta dagli alpini, si svolgerà mercoledì 1 giugno.
Sarà un evento storico-musicale, un concerto con letture di Bruno Vanzo, con musiche di guerra e lettere di alensi dal fronte.
«Ma la chiusura sarà dedicata all’amore e alla pace» anticipa l’autore.
 
- Sabato 4 e domenica 5 giugno si svolgerà un altro raduno a Passo Buole: quello sezionale degli alpini che il 29 maggio sono impegnati a un convegno nazionale a Milano e che tradizionalmente hanno sempre organizzato a giugno la camminata fino al Passo.
Si partirà sabato alle 9 da Fusi di Marani, per salire al Passo entro le 11, quando il cappellano militare Gianni Ciorra celebrerà la messa.
Seguirà un momento di ristoro. Ci sarà poi la Fanfara Ana di Ala e nel pomeriggio verranno deposte corone ai monumenti alensi.
Alle 19 la Protezione civile Ana di Trento allestirà una cena in via Anzelini; seguirà un concerto di cori alpini.
Anche qui, in caso di cattivo tempo, l’intera manifestazione si sposterà nel teatro Sartori.
La domenica sarà invece il giorno delle cerimonie cittadine: alle 9:30 è in programma l’ammassamento presso la cantina sociale, a cui seguiranno la sfilata per le vie della città con le fanfare, l’alzabandiera, la messa alle 10:30, il rancio alpino in via Anzelini, un concerto alpino in piazza San Giovanni.
Sempre al pomeriggio in piazza, dalle 15, ci sarà la recita «La storia è il ballo», a cura dei vellutai Città di Ala, con la sfilata dei figuranti in costumi tradizionali e la possibilità di visitare i palazzi storici della città.
Chiuderà alle 17:30 l’ammainabandiera.

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