Ricorre a S. Stefano l’anniversario dello Tsunami di Natale 2004
Fu la più grande catastrofe naturale dell’era moderna: morirono 230.000 persone

Ricorre il giorno di Santo Stefano l’anniversario della più grande catastrofe naturale mai registrata nell’epoca moderna.
Il maremoto dell'Oceano Indiano del dicembre 2004 ha causato la morte di circa 230.000 persone.
Ha avuto la sua origine e il suo sviluppo nell'arco di poche ore in una vasta area della Terra, che ha riguardato l'intero sud-est dell'Asia, giungendo a lambire le coste dell'Africa Orientale, destando per questo, insieme all'ingente numero di vittime, notevole impressione tra i mezzi di comunicazione e in generale nell'opinione pubblica al mondo.
L'evento ebbe inizio alle ore 00:58:53 del 26 dicembre 2004, quando un violentissimo terremoto - con una magnitudo momento di 9,3 - ha colpito l'Oceano Indiano al largo della costa nord-occidentale di Sumatra (Indonesia).
Tale terremoto è risultato il secondo più violento degli ultimi quarant'anni, cioè dal sisma che colpì Valdivia in Cile il 22 maggio del 1960.
Centinaia di migliaia di vittime, provocate direttamente sia attraverso il conseguente maremoto sia attraverso una serie di onde anomale alte fino a quindici metri che hanno colpito sotto forma di giganteschi tsunami vaste zone costiere dell'area asiatica tra i quindici minuti e le dieci ore successive al sisma.
Gli tsunami colpirono e devastarono parti delle regioni costiere dell'Indonesia, dello Sri Lanka, dell'India, della Thailandia, della Birmania, del Bangladesh, delle Maldive giungendo a colpire le coste della Somalia e del Kenya (a quasi 5.000 km dall'epicentro del sisma).
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