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Commemorato Andreas Hofer a Mantova

Alla tradizionale cerimonia ha partecipato anche l'assessore Franco Panizza

Si è celebrato oggi, a Mantova, il 202° anniversario della fucilazione di Andreas Hofer, avvenuta il 20 febbraio 1810.
Alla cerimonia ha partecipato anche l'assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione della Provincia autonoma di Trento, Franco Panizza, che ha portato i saluti dell'amministrazione.
«Siamo qui oggi per ricordare il sacrificio di Hofer e di tutti i caduti per difendere la libertà della loro terra. Oggi non vi sono armate napoleoniche contro cui imbracciare le armi, oggi i pericoli sono quelli dell'indifferenza, dell'omologazione culturale, del non conoscere la propria storia e le proprie radici. Oggi, che a tutti è nota la nostra storia fatta di ideali, di amore per la terra, di responsabilità, abbiamo il dovere di rinnovare questo nostro impegno per affrontare il presente e costruire il futuro, quello di un'Europa dei popoli in grado di rispettare tutte le diverse identità.»
 
Oggi a Mantova sono confluite rappresentanze delle Compagnie Schützen da tutto il Tirolo storico - un fitto gruppo anche dal Trentino -, assieme alle autorità amministrative e religiose.
L’oste tirolese, catturato il 27 gennaio 1810 sulle montagne della Passiria, fu infatti tradotto a Mantova dove, dopo un processo sommario, fu condannato alla pena capitale.
 
Era l’epilogo di un’insurrezione che il popolo tirolese aveva sostenuto contro i bavaresi e che terminò con lo smembramento della regione e la ripartizione del territorio tra il Regno d’Italia, quello di Baviera e le Provincie Illiriche.
La cerimonia è iniziata alle 9.30 presso la Cittadella in piazza Porta Giulia, con il raduno degli ospiti d’onore e delle compagnie Schützen, quasi cinquecento persone. Sono poi seguiti i discorsi di benvenuto dell’amministrazione comunale di Mantova, rappresentata dal sindaco Nicola Sodano e dall'assessore al turismo Vincenzo Chizzini, e degli esponenti della Federazione Sudtirolese degli Schützen, Helmut Gaidaldi e Jurgen Wert, nonché del comandante del Trentino Paolo Dalprà.
 
L’assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione della Provincia autonoma di Trento, Franco Panizza, ha quindi portato il saluto del governo provinciale, aggiungendo.
«Oggi, in questa grande crisi internazionale, dobbiamo difendere con forza la nostra lunga storia di valori comuni, dobbiamo costruire il progetto Euregio su basi solide e radici profonde, per affrontare tutti assieme questa congiuntura e le sfide che ci pone, mantenendo la nostra identità in una società sempre più povera di valori e sempre più legata a logiche finanziarie.»
 
Infine la salva d'onore e la deposizione della corona davanti al monumento che ricorda l’eroe della Passiria.
Al termine della mattinata le delegazioni si sono trasferite a Palazzo d’Arco, dove è stata deposta una seconda corona davanti alla lapide di marmo che ricorda il processo e la condanna subiti presso questo edificio da Andreas Hofer.

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