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Il partigiano «Prua» ne fa 93: festa per Corrado Pontalti

L’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia festeggia l'ultimo eroe

L’Anpi del Trentino festeggia i 93 anni di Corrado Pontalti, il partigiano «Prua», giovedì 4 marzo alle ore 17.30 presso la sede dell’Anpi Viale degli Olmi 26.
Prua, piegato dall’artrosi, non si rassegna. Combatte la sua battaglia con la fierezza di sempre.
I suoi occhi sono ancora espressione della gioia di vivere, di trasmettere ai giovani la lezione della sua storia di resistente per la libertà e la democrazia contro le dittature.
Nei suoi tanti incontri con gli studenti trentini e bellunesi, il suo monito è il dovere morale dell’impegno per la pace, l’uguaglianza e la convivenza umana fra le culture diverse dei popoli.
Un impegno delle nuove generazioni contro i fanatismi che come ieri, in nome della supremazia di razza e religione fa stragi orribili delle popolazioni del vicino Medio Oriente e con il terrorismo seminano la morte d’innocenti in Europa e altri parti del mondo.
 
«Prua», nome di battaglia di Corrado, perché ricorda che dalla prora dell’incrociatore Aurora era partito il primo colpo di cannone contro il Palazzo d’Inverno, segnando l’inizio della rivoluzione russa.
Grazie al suo tedesco imparato sulle navi scuola germaniche sul Baltico, il marinaio Corrado, l’8 settembre 1943 fugge dai tedeschi dal porto di Genova per tornare in Trentino.
Dal servizio nel Corpo di Sicurezza Trentino, comandato dalle SS tedesche, passa ai partigiani garibaldini del Tesino con lo stratagemma di una sua falsa cattura, per evitare le rappresaglie sulla sua famiglia.
Il partigiano «Prua» combatte, con le giovani medaglie d’oro «Ora» e «Veglia», nel battaglione Gherlenda e assiste alla morte del suo comandante «Fumo» nel terribile combattimento per respingere la retata delle forze armate tedesche sulle pendici rocciose di Costa Brunella, verso cima d’Asta.
Dopo molte peripezie, catturato e seviziato, si salva dall’imminente e sicura condanna a morte del tribunale militare delle SS, per il provvidenziale arrivo degli alleati a Trento.
 
Festeggiamo Corrado Pontalti anche per la sua straordinaria passione per lo sport e in particolare del ciclismo.
Memorabili i suoi primi trofei, come quelli della Liberazione, del 25 aprile e della Bolghera del primo dopo guerra.
Di recente, a Laives, con tutto il teatro in piedi, Corrado chiamato amichevolmente il «Kaiser» del ciclismo italiano è stato premiato come presidente onorario del Comitato Trentino Alto Adige Südtirol della Federazione Ciclistica Italiana.
Caro Corrado, tanti auguri e ancora grazie.

ANPI

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