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Libri. «L’avventura dell’ultimo cavaliere»

Presentata a Trento la biografia dell'Imperatore Massimiliano I

Cinquecento anni fa, il 4 febbraio del 1508, Massimiliano I veniva proclamato a Trento «imperator romanus electus».
Contestualmente alle celebrazioni ufficiali in pro-gramma sabato 29 e domenica 30 marzo, l'av-venimento è stato ricordato anche con la pub-blicazione del volume di Silvio Girardi, «L'avventura dell'ultimo cavaliere - biografia dell'Imperatore Massimiliano, uomo dell'Europa».
L'opera ripercorre la vita di Massimiliano I d'Asburgo, (Wiener Neustadt 1459 - Wels 1519) protagonista sulla scena politica europea della fine del '400, uomo moderno, precursore del Rinascimento. Massimiliano incarna perfettamente la transizione fra la fine del medioevo e l'inizio dell'era moderna. Si distinse nel campo della legislazione sociale e fiscale e per il tentativo di costruire un'amministrazione pubblica più efficiente. Sotto la sua guida il Tirolo storico si trovò al centro della politica europea ed anche i principi vescovi di Trento acquisirono grande importanza, inoltre sotto Massimiliano la contea del Tirolo acquisì territori che restarono in suo possesso fino al 1918.
L'imperatore ha lasciato un duraturo e indelebile ricordo nel campo delle arti e delle scienze. In particolare Massimiliano comprese che l'arte poteva rappresentare un potente mezzo di propaganda e di comunicazione sociale. Secondo la ricerca storica di Silvio Girardi, l'imperatore fu temerario e risoluto, ma nello stesso tempo amabile e socievole, dotato di senso dell'umorismo, impareggiabile a cavallo e nella caccia, buon matematico, e intenditore di architettura, esperto di balistica e di artiglieria.

Fra le appendici storiche al libro di Silvio Girardi - oltre 170 pagine, con un nutrito apparato iconografico ed una documentata bibliografia - anche il testo integrale del Land Libell del 1511, il patto di difesa territoriale del Tirolo, voluto da Massimiliano I e attraverso cui venne regolamentata, anche finanziariamente, la delicata materia della difesa della regione. Il patto prevedeva, in caso di pericolo, la possibilità di istituire milizie territoriali per la difesa dei confini.
Nel testo che introduce il volume «Coscienza autonomista e vocazione europea», l'assessore Franco Panizza ricorda come «dalla storia, da una storia comune come quella esemplificata dalla figura di Massimiliano I, possiamo ricavare molte motivazioni. Le iniziative culturali promosse rendono evidenti l'attualità di questa riflessione. Dalla consapevolezza di una storia comune può maturare un più incisivo senso di appartenenza, di amore per la nostra comunità e per la nostra terra, che potrà dare a questa nostra piccola patria una maggiore coesione sociale. In questo contesto la figura di Massimiliano I va ricordata degnamente. Va approfondita, e questo è compito degli studiosi, ma va anche divulgata e fatta conoscere, diventando patrimonio anche dei moltissimi che ne ignorano ancora l'esistenza.
«Il libro di Silvio Girardi assolve egregiamente a questo duplice compito. Ricerca e divulgazione ne costituiscono infatti il cuore, il nucleo fondante.»

Noi aggiungiamo che se Massimiliano fu davvero l'ultimo cavaliere, con ogni probabilità fu anche l'unico. Certamente fu l'unico Imperatore «eletto» a Trento. Non ebbe grande fortuna in battaglia, ma indubbiamente precorse i tempi di quello che sarebbe accaduto a Trento durante il Concilio, una trentina d'anni dopo: il passaggio dal Medioevo al Rinascimento.
Formuliamo all'autore i nostri sinceri complimenti, perché ha fatto un'opera decisamente importante per la storia della nostra regione.

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