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Rievocato il passaggio del Lanzichenecchi in Valle del Chiese

A quasi 500 anni dall'evento, tre giornate sono state dedicate alle famigerate truppe imperiali guidate da Georg Frundsberg

La manifestazione ha preso lo spunto dal grande evento che coinvolse la Valle del Chiese nel 1526: il passaggio delle truppe imperiali guidate da Georg Frundsberg, dirette verso la Pianura Padana per combattere gli eserciti della Lega Santa di Cognac promossa da Papa Clemente VII.

Ricco il programma della rievocazione del passaggio dei Lanzichenecchi, che ha coinvolto associazioni locali, popolazione, ospiti e visitatori in momenti di cultura, di incontro, enogastronomia e divertimento. Fulcro dell'iniziativa, il gruppo storico «Lanzi Lodron», che raggruppa decine di figuranti in costume, tra capitani, fanti, contadini e contadine. Al gruppo dei «Lanzi Lodron Valle del Chiese» si è unito anche un drappello di Lanzichenecchi proveniente da Mindelheim in Germania: una visita di scambio ed incontro, poiché lo scorso giugno il gruppo dei «Lanzi Lodron» ha partecipato alle rievocazioni storiche del Frundsbergfest Mindelheim, una delle più importanti in Germania che ha visto la partecipazione di oltre 2.000 figuranti in costume.

La rievocazione si è conclusa domenica 23 agosto, con appuntamenti a Condino (alle 9 la sfilata dei gruppi storici fino alla Pieve di Santa Maria Assunta) e a Pieve di Bono (alle 11.30 l'arrivo a Castel Romano dei figuranti con narrazioni in italiano e in tedesco).

L'evento è stato accompagnato dalla mostra storica Ludovico Lodron, eroe del Cinquecento, allestita dal Gruppo Lodron del Centro Studi Judicaria. Fotografie e testi illustrano lo sviluppo del potere lodroniano dai primi anni del Quattrocento fino alla metà del Cinquecento.
La figura centrale di quel periodo è Ludovico di Castel Lodrone.
Ludovico, dopo aver combattuto a fianco dell'imperatore Massimiliano contro Venezia (1508-16), partecipò alla battaglia di Pavia del 25 febbraio 1525, represse le insurrezioni contadine del Trentino, sottoscrisse la resa di Roma occupata e saccheggiata dai Lanzichenecchi e comandò l'esercito imperiale nell'assedio di Firenze del 1530. Nel 1532 difese Vienna contro i Turchi e morì il 9 ottobre 1537 nella battaglia di Esseg.

Scheda: I Lanzichenecchi, il loro tempo, le loro gesta

Tanto per inquadrare il momento storico, siamo agli albori del periodo che più ha sconvolto la Cristianità europea: la Riforma protestante e la Controriforma cattolica.
Per farsi un'idea più precisa, Martin Lutero (padre spirituale della Riforma) è vissuto dal 1483 al 1546, il Concilio di Trento (dove è nata la Controriforma) si è svolto dal 1545 al 1563, la Guerra del Trent'anni (conclusione della crisi europea dovuta a Riforma e Controriforma) avvenne dal 1916 al 1948.

I lanzichenecchi erano dei soldati mercenari di fanteria provenienti dalle regioni sottoposte al Sacro Romano Impero, che combatterono tra la fine del XV e la fine del XVII secolo.
Il termine deriva dal tedesco Landsknecht, cioè «servo della gleba» (Land = terra e/o patria, Knecht = servitore). Furono un fenomeno generato dall'indebolirsi dei legami di servitù feudale tipico del periodo Rinascimentale, per cui gli appartenenti al più umile ceto sociale tentarono la fortuna aggregandosi in compagnie mercenarie, sperando di arricchirsi con la rapine e il saccheggi.

Furono istituiti da Massimiliano I nel 1487 sul modello dei mercenari svizzeri.
Secondo la più classica fenomenologia del «mercenario», durante le guerre dei contadini in Germania (1522-25) vennero ingaggiati sia dalla nobiltà che dalle schiere contadine.
Durante la loro calata verso Roma nel 1526 guidata da Georg von Frundsberg, [quando passarono dalla Val del Chies di cui alle celebrazioni in oggetto - NdR] vennero affrontati dalle milizie di Giovanni dalle Bande Nere, prima di attraversare il Po nel territorio dei Gonzaga.

Passarono alla storia per il «Sacco di Roma» del 1527 [un anno dopo il loro passaggio dalla Val del Chiese,] ordinato dall'imperatore Carlo V, evento traumatico che di fatto segnò la fine degli splendori dell'epoca rinascimentale italiana.
Secondo alcuni storici, i lanzichenecchi (in maggioranza luterani) furono spinti nella loro azione anche dal loro odio verso Roma che consideravano corrotta e papista.
Secondo altri osservatori, dato che la loro paga principale consisteva nel diritto di saccheggio, il Sacco di Roma è stato semplicemente il frutto della loro indole di mercenari.

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