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Sarà possibile risalire ai progenitori degli emigranti trentini in rete

Da lunedì 12 aprile, in rete i nomi dei Trentini nati fra il 1815 e il 1923. Il progetto è della Provincia e dell'Archivio Diocesano Tridentino

Grazie a un progetto congiunto Provincia Autonoma di Trento - Archivio diocesano Tridentino dell'Arcidiocesi Tridentina, le registrazioni contenute nei «Libri dei battezzati» conservati nelle parrocchie trentine sono state riportate in un Indice che può essere oggi consultato on line.

Da lunedì 12 aprile basterà cliccare www.mondotrentino.net, registrarsi e si potrà accendere la luce su un importante scorcio di storia trentina.

Sarà infatti in rete il progetto «Indice dei Nati in Trentino», finanziato dalla Provincia tramite il Servizio Emigrazione e Solidarietà internazionale. Si tratta di un database che contiene i dati anagrafici di quasi tutti i nati in Trentino fra il 1815 e il 1923: più di 1.280.000 persone.

I dati sono stati ricavati dai Libri anagrafici conservati presso gli archivi parrocchiali del Trentino, in quanto fino al 1923 erano i parroci ad avere l'incarico di Ufficiale di Stato civile.

Questo nuovo strumento, ora online, consentirà a tutti i trentini di avere notizie della loro storia di famiglia e a molti discendenti dei trentini emigrati nel mondo di provare che i loro progenitori (se nati prima del 16 luglio 1920, data del Trattato di San Germano) vivevano in Trentino, nell'allora impero asburgico.

Ciò, in base alla legge nazionale N. 3 del 2000, permette agli attuali discendenti di ottenere la cittadinanza italiana.
L«Indice dei Nati in Trentino», con pochi eguali in Italia, sarà fondamentale anche per poter avviare ricerche, prima impensabili, di tipo storico, demografico e statistico, che aiuteranno ad approfondire la storia del territorio trentino e delle sue dinamiche sociali.

L'ideazione di questo progetto si deve al personale dell'Archivio Diocesano Tridentino (che dei libri anagrafici conserva e mette a disposizione tutti i microfilm fin dal 1985/86) impegnato ormai dal 1987 a soddisfare le domande sia degli emigrati alla ricerca delle origini dei loro antenati trentini, sia degli appassionati di genealogie.

Nel 2001, vista l'impossibilità di rispondere in tempo breve alle richieste sempre più numerose degli emigrati dovute all'approvazione della legge 3 del 2000, venne chiesta la collaborazione dell'Ufficio Emigrazione della Provincia autonoma di Trento che, convinta dell'importanza e della validità del progetto, accettò di finanziare il trasferimento su un database informatico dei dati microfilmati relativi ai nati in Trentino dal 1815 al 1923, in possesso dell'Archivio Diocesano.
Il progetto è quindi nato con una proiezione verso l'estero, dove vive l'«Altro Trentino» fatto di discendenti dei nostri emigrati.

Se per molti di loro la ricerca degli antenati ha un profondo valore affettivo e culturale; per molti altri invece (discendenti dei Trentini che sono emigrati all'estero prima dell'entrata in vigore del Trattato di San Germano, avvenuta il luglio 1920) al valore affettivo si aggiunge la necessità contingente di reperire i certificati anagrafici dei loro antenati necessari per chiedere e ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana.

I dati, ricavati dai libri anagrafici e inseriti nell'«Indice», sono quelli di base (sesso, nome e cognome del nato, data di nascita, nome e cognome della madre, nome del padre, parrocchia presso la quale è stata registrata la nascita).

Il lavoro purtroppo soffre di alcuni vuoti. I più dolorosi riguardano i libri andati perduti in seguito alle vicende della Grande Guerra (circa 300, dei quali cento relativi ai nati, con una concentrazione di Condino, Vallarsa, Bassa Valsugana, che segue e segna la linea del fronte bellico).

È plausibile che in futuro almeno una parte di quei dati possano essere ricostruiti grazie agli incroci con altre fonti e, presumibilmente, grazie anche agli apporti che verranno dagli utenti resi possibili dalle nuove tecnologie.

Nel corso del lavoro è maturata la consapevolezza della necessità di non chiudere questo cantiere di storia trentina, ma di mantenerlo aperto mettendo a frutto l'esperienza maturata per giungere a costruire un database demografico che contenga anche i dati relativi ai libri anagrafici dei morti e dei matrimoni, attualmente consultabili solo su microfilm.
In questo senso, la legittima soddisfazione per un Indice che non ha precedenti nel nostro Paese rafforza la determinazione di migliorarlo ed integrarlo.

Il sito prevede anche una serie di link utili, quali i recapiti delle parrocchie e dei parroci per poter richiedere in autonomia i certificati necessari riducendo al minimo i tempi burocratici sino ad ora necessari, nonché numerose pagine volte all'approfondimento sia delle tematiche storiche inerenti al progetto che della storia della Diocesi trentina e delle sue parrocchie, dedicate a tutti coloro che non si accontentano di conoscere soltanto i nomi di bisnonni e trisavoli.

È tra l'altro prevista la traduzione dei testi di accompagnamento del sito in cinque lingue.

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