Home | Pagine di storia | L'immagine tragedia del Trentino alla fine della Grande Guerra

L'immagine tragedia del Trentino alla fine della Grande Guerra

«Paesaggi di guerra: Alta Valsugana Caldonazzo» Palazzo Boghi, dal 22 agosto al 5 settembre 2010

Le case erano quasi tutte abbattute, le rimanenti, prive delle imposte e dagli oscuri vani trasparivano in tutto il loro orrore la devastazione ed il saccheggio.
Le vie erano completamente ingombre di rottami, di sudiciume e di larghe pozze d'acqua putrida che ammorbava l'aria.
Pareva il paese della morte.
Degli abitanti: nessuno, sol qualche uomo fugace con ancora la divisa da militare austriaca e sol qualche donna dall'aspetto timido e pauroso.


Così scriveva nel 1919 il tenente A. Fabbri nei suoi Ricordi di guerra.
E questo era effettivamente lo scenario che Caldonazzo offriva di sé al termine della Prima guerra mondiale.

Evacuato ai primi di giugno del 1915, Caldonazzo fu occupato dalle truppe austriache
Furono subito minati e incendiati gli edifici che potevano diventare un riferimento per le artiglierie italiane, o che si trovavano vicino alle linee.

I bombardamenti italiani dell'aprile 1916 distrussero il centro storico da via della Polla alle Case Nove, dal Municipio al quartiere della Villa.
Nuove strade attraversavano il paese, i boschi di fondovalle erano stati tagliati e la campagna distrutta per far posto a trincee, baraccamenti e depositi

La mostra fotografica sull'Alta Valsugana nel 1919 che si inaugura a Caldonazzo la sera di oggi, sabato 21 agosto alle ore 20,30 a Palazzo Boghi, fa parte del progetto «Paesaggi di guerra», promosso dalla Rete TrentinoGrandeGuerra, che prevede 12 diverse mostre nei luoghi che tra il 1915 e il 1918 furono sconvolti dai bombardamenti e dai combattimenti.
Le fotografie, accompagnate da pannelli con testi descrittivi e testimonianze, raccontano lo scenario di distruzione che si presentò ai Trentini che in quel primo anno di pace tornavano dal fronte e dall'esilio.

L'inaugurazione della mostra avrà luogo sempre stasera alle 20,30 al teatro parrocchiale dove verrà proposta la lettura di brani delle Memorie del tenente Fabbri e di documenti tratti dall'archivio del comune di Caldonazzo.
All'inizio della serata sarà proiettato «Ritorni», la videoinstallazione di Micol Cossali che interpreta, attraverso un percorso di testimonianze e foto storiche, lo stato d'animo di profughi e soldati che scoprivano quanto la guerra avesse stravolto il mondo che avevano lasciato (un estratto del video è online al seguente link).

Venerdì 27 agosto, infine, Lucio Fabi presenterà due filmati inediti.

Apertura: Da lunedì a giovedì 10-12, 17-20 - Venerdì, sabato e domenica 10-12, 17-22.
La mostra è accompagnata da un catalogo generale con saggi di Andrea Di Michele, Mauro Grazioli e Fabrizio Rasera.
Informazioni:
info@trentinograndeguerra.itwww.trentinograndeguerra.it
Con la collaborazione di Comunità di Valle Alta Valsugana e Bernstol, Comune di Caldonazzo, Comune di Pergine, Comune di Levico, Comune di Tenna, Comune di Calceranica, Azienda per il Turismo Valsugana e Lagorai, Cassa Rurale di Pergine, Cassa Rurale di Levico, Cassa Rurale di Caldonazzo, Associazione Culturale Aria - Pergine, Associazione Amici della Storia - Pergine, Associazione Tennattiva - Tenna, Associazione Culturale Chiarentana - Levico

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande