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Il terremoto in Giappone ha spostato l’asse terrestre di 10 cm

Le giornate sono divenute più corte di 1,6 milionesimi di secondo I terremoti più devastanti della storia

Il sisma del Giappone ha assunto dimensioni davvero bibliche, anche se le perdite umane e i danni materiali sono di gran lunga al di sotto di quanto sarebbe accaduto in un Paese non così attrezzato per affrontare i terremoti.
Le cose che hanno impressionato di più è stata la durata del sisma, una decina di minuti, e le ripercussioni sulle sponde dell'oceano Pacifico, che hanno subito le conseguenze degli tsunami scatenati.

L'asse terrestre si è spostato nuovamente, di 10 cm, e le giornate si sono accorciate di una frazioone milionesima di secondo.
Diciamo nuovamente perché abbiamo saputo che tutte queste scosse telluriche ciclopiche si ripercuotono sulla stabilità della terra. E se le giornate si sono accorciate vuol dire che il pianeta ha spostato verso il centro della terra una massa gigantesca.
Paradossalmente, non è stata la scossa più potente da quando si è iniziato a monitorare i terremoti, ma è tra quelli che hanno avuto l'impatto maggiore.
Ed ecco qui di seguito le scosse che hanno segnato la storia dei terremoti dell'epoca contemporanea.

La più forte scossa mai registrata è quella che avvenne il 22 maggio 1960 in Cile: 9,5 gradi della scala Richter. Provocò 1.655 morti, 3.000 feriti, 2.000.000 di senzatetto.
Lo tsunami scatenato provocò 61 morti alle Hawaii, 138 in Giappone, 32 nelle Filippine.

La seconda scossa più forte fu registrata il 28 marzo 1964 in Alaska: 9,2 gradi Richter.
Furono 15 le vittime delle scosse e ben 113 per lo tsunami. Nell'isola di Montague la terra si alzò di 13-15 metri. Nel golfo di Valdez l'onda di maremoto arrivò a un'altezza di 67 metri. Si registrarono 15 morti sulle coste Californiane e dell'Oregon.

La terza accadde il giorno di Santo Stefano, il 26 gennaio 2004, quando si scatenò il sisma che tutti ricordiamo in quanto molto recente.
La zolla asiatica si portò sopra quella indo-australiana sotto Sumatra.
La punta nord-ovest dell'isola venne devastata, lo tsunami successivo arrivò sino in Thailandia e spazzò le coste di Sri Lanka, India e fino in Somalia.
I morti furono 230 mila, una catastrofe decisamente senza eguali.

La quarta scossa in ordine di potenza si scatenò il 4 novembre 1952 nella costa sudorientale della Kamtchaka (Russia). Sembra che il terremoto di ben 9 gradi Richter non abbia causato vittime. Alle Hawaii arrivò uno tsunami di 3 metri.

Infine arriviamo al terremoto di ieri, che è «solo» il quinto in ordine di intensità dei terremoti più potenti. Con gli effetti che stiamo osservando ora per ora.

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