Trentino e Veneto, una memoria storica da condividere
Dellai rilancia il progetto del Parco della Memoria: «Storia ma anche opportunità turistica»
L'inaugurazione della mostra «Feuer!
I grandi rastrellamenti antipartigiani dell'estate 1944 tra Veneto
e Trentino» - avvenuta nel pomeriggio di ieri a Schio, presso le
sale di Palazzo Fogazzaro - ha offerto l'occasione a Lorenzo
Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento di rilanciare
il progetto di Parco della Memoria, a cavallo tra il Trentino e la
provincia di Vicenza, teatro di due guerre mondiali.
«Il progetto di Parco della Memoria - ha spiegato il presidente
Dellai - riveste una valenza culturale, grazie ai suoi riferimenti
storici, ed economica, attraverso la promozione turistica del
territorio, sbocco occupazionale per i giovani. Ma non
dimentichiamo che il parco potrebbe rappresentare una nuova ed
importante occasione di collaborazione tra Trentino e Veneto.»
Il progetto di Parco della Memoria è un nuovo strumento di
valorizzazione del patrimonio storico-culturale della zona di
confine.
Attualmente il comitato promotore del parco sta ragionando sulla
realizzazione di itinerari tematici nell'area che va dalle Piccole
Dolomiti ai Grandi Altipiani, l'installazione di punti informativi
in cui, oltre al materiale divulgativo di tipo tradizionale,
saranno disponibili dei totem da cui scaricare le tracce per GPS
dei percorsi, mostre ed eventi itineranti, così da creare occasioni
di incontro e di confronto tra le realtà coinvolte nel
progetto.
Le tematiche che potrebbero attraversare il Parco spaziano
dall'archeologia alle minoranze linguistiche e al lavoro in
montagna, dalla Prima guerra mondiale alla Seconda guerra mondiale
e la Resistenza.
La proposta del presidente Dellai ha trovato il consenso, tra gli
altri, di Luigi Dalla Via, sindaco di Schio, presente alla
cerimonia di inaugurazione a fianco di Lorenzo Gardumi,
coordinatore dell'esposizione, e Giuseppe Ferrandi, direttore della
Fondazione Museo storico del Trentino.
La mostra«Feuer!» rappresenta la prima occasione per
concretizzare il primo ideale anello di congiunzione tra Trentino e
Veneto, in particolare tra Folgaria - dove è stata ospitata dal 1
agosto al 20 settembre 2010 - e Schio, dove sarà visitabile fino al
1 maggio 2011.
Dal punto di vista dei contenuti, la mostra pone in luce il
contesto della guerra partigiana nella zona compresa tra le
province di Trento e di Vicenza, concentrandosi sull'estate 1944,
periodo in cui il movimento partigiano raggiunse la massima
espansione.
Nel percorso espositivo, hanno trovato spazio non solo le
formazioni partigiane ma anche i reparti tedeschi impegnati nei
rastrellamenti, unità formatesi nella lotta alle bande sul fronte
orientale e nell'Italia centro-settentrionale.
E' in questo quadro che è stato inserito l'eccidio di malga Zonta
del 12 agosto 1944.
La mostra fotografica è accompagnata dalla proiezione di
video-interviste a protagonisti, civili e partigiani, dell'epoca e
da documentari originali tratti dall'Archivio cinematografico
dell'Istituto Luce.
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