Oggi a Pieve Tesino la «Lectio degasperiana» di Beppe Vacca
Inaugurato il «Giardino d'Europa De Gasperi», opera unica nel genere
Si è tenuta oggi pomeriggio alle 17
l'inaugurazione del Giardino d'Europa dedicato a De Gasperi davanti
a centinaia di persone.
Subito dopo, alle 18, il prof. Beppe Vacca ha tenuto la sua lectio
magistralis sul rapporto fra De Gasperi e il Partito comunista
italiano.
Giardino d'Europa Alcide De Gasperi
Nel caldo pomeriggio di oggi si sono riunite oltre 400 persone per
assistere all'inaugurazione del primo giardino italiano dedicato
all'Europa, un'opera a 820 metri di altezza unica nel suo genere.
Si estende su una superficie di circa mille metri quadri,
ricordando nella sua struttura la forma di un emiciclo
parlamentare.
Ideato dal Presidente della Fondazione Giuseppe
Tognon, è stato progettato dagli architetti del Centro
dell'Orto Botanico dell'Università della Tuscia (Viterbo) e
realizzato dal Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione
Ambientale della Provincia autonoma di Trento.
«Con questo giardino - ha esordito Beppe Zorzi,
direttore della Fondazione - completiamo l'alleanza che ci affianca
alle altre case d'Europa che già dispongono di un giardino, la
tedesca Adenauer-Haus e le francesi Maison Monnet e Maison
Schuman.
«Non c'è struttura politica o istituzionale che possa sopravvivere
nel tempo e nella storia senza un autentico soffio vitale osservò
una volta De Gasperi. Ed è per questo che la nostra è una
prospettiva rivolta ai giovani per attualizzare i valori più
importanti impersonati dallo statista trentino.
«Fu infatti lui a chiedersi, in un'altra occasione: Quale mito
possiamo dare ai giovani se non l'Europa?»
Dopo di lui è intervenuto il sindaco di Pieve Tesino, Livio
Gecele che ha ricordato la festa d'Europa celebrata dai
bambini di Pieve il 9 maggio.
«Questo giardino - ha aggiunto il sindaco - insieme all'arboreto
del Tesino sta diventando un luogo di grande partecipazione, ma
anche un'occasione di silenzio e di apprezzamento per il nostro
territorio.»
Luigi Portoghesi, presidente del Centro studi
alpino dell'Università della Tuscia di Viterbo (che ha sede a Pieve
Tesino) ha messo l'accento sul ricco ambiente alpino e sulla
tradizione forestale del Trentino.
Ha parlato del paesaggio del Tesino e dell'incontro fra natura e
cultura al cui interno si colloca il Giardino d'Europa De
Gasperi.
Romano Masè, dirigente del Dipartimento risorse
forestali e montane della Provincia autonoma di Trento ha invece
voluto sottolineare il «valore aggiunto che si affianca alle già
citate collaborazioni. Il giardino è stato infatti realizzato dagli
operai che fanno parte del Progettone, l'importante iniziativa
della Provincia volta a reinserire nel mondo del lavoro persone che
ne sono state espulse».
Èpoi intervenuto Mauro Gilmozzi, assessore
provinciale all'urbanistica.
«Portandovi i saluti del presidente Lorenzo Dellai, voglio
ringraziare tutti perché questo è un giardino estremamente
significativo. È una metafora dell'unione fra i popoli ma anche
della nostra identità. L'attuale momento di crisi invoca una
politica efficace a livello europeo.»
Infine, in rappresentanza del Centro dell'Orto botanico
dell'Università della Tuscia ha preso la parola Sofia
Varoli Piazza, architetto paesaggista e componente del
gruppo di lavoro autore del progetto architettonico del
Giardino.
«Un giardino è un'opera complessa e a più mani - ha spiegato
l'architetto - il cui successo dipende da una committenza
illuminata, dai progettisti e dal territorio in cui si inserisce.
Quest'opera è un organismo vivente, un giardino con le sue fasi di
effetti e le sue fioriture. Sarà un giardino perenne, non effimero
ma con piante che a poco a poco si svilupperanno creando un
armonioso insieme con la natura circostante.»
La Lectio magistralis degasperiana 2011
L'inaugurazione del Giardino ha rappresentato il prologo della
Lectio degasperiana 2011 che quest'anno ha avuto come
protagonista Beppe Vacca, Presidente dell'Istituto
Gramsci di Roma, che ha elaborato un intervento non rituale dal
titolo «De Gasperi visto dal PCI».
Il testo viene riportato in altro articolo (vedi).
La relazione è stata introdotta dal saluto del Sindaco di Pieve
Tesino Livio Gecele che ha espresso soddisfazione
per il crescente interesse riscosso negli anni da questo
appuntamento.
«La sincera attenzione attorno alla Lectio degasperiana dimostra
l'importanza di alimentare costantemente il dialogo fra le
istituzioni locali, la società civile e realtà come la Fondazione
Trentina Alcide De Gasperi, che negli anni ha cercato di radicare
la propria presenza sul territorio. Un ulteriore segnale in questo
senso è dato dalla nascita di un altro momento di confronto
destinato agli amministratori, la prima edizione della Scuola
Politica Alcide De Gasperi che si aprirà in autunno a Pieve
Tesino.»
A Beppe Tognon, Presidente della Fondazione
Trentina Alcide De Gasperi il compito di introdurre l'intervento di
Beppe Vacca.
«La Fondazione ha colto l'occasione di invitare una personalità che
darà una lettura di De Gasperi inedita, non interna al filone
culturale in cui normalmente viene collocato.»
Un compito delicato e impegnativo, ha ribadito Vacca, che ha
sottolineato il carattere innovativo di questo approccio, che
ripercorre una dialettica a tratti aspra, quella fra De Gasperi e
il PCI, terreno nel quale è necessario addentrarsi con attenzione e
responsabilità.
Riferimento obbligato il saggio di Togliatti sull'opera di De
Gasperi pubblicato sulla «Rinascita», ma anche la posizione del
leader comunista nel periodo che va dal suo ritorno in Italia alla
fine dell'unità antifascista.
Il ruolo dei cattolici e l'ascesa di De Gasperi appaiono in questa
nuova dimensione analitica, funzionali al rafforzamento
dell'egemonia del PCI a sinistra.
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