Nel 1956 a Trento è stato eretto il Monumento a De Gasperi
Lo statista era morto da due anni e la Democrazia Cristiana ha voluto lasciare un ricordo perenne alla città che lo ha generato
Il monumento ad Alcide De Gasperi è stato regalato alla città di Trento dalla Democrazia Cristiana nel 1956, a due anni dalla sua morte.
L'imponente statua bronzea che rappresenta De Gasperi, in un tipico atteggiamento oratorio, si presenta accanto alla raffigurazione allegorica dei principi cardine della democrazia: diplomazia, fede e giustizia.
I bassorilievi dell'esedra semicircolare in granito rosa, che richiama la forma di un'aula parlamentare, presentano temi quali la distruzione conseguente alla guerra, il lavoro di ricostruzione dell'Italia, e scene di vita popolare, oltre che gli stemmi dei Paesi facenti parte l'Unione Europea.
Si noti che l'Autonomia speciale del Trentino e dell'Alto Adige derivano dall'accordo italo-austriaco detto «di Parigi», firmato il 5 settembre 1946 proprio dall’allora presidente del Consiglio italiano e Ministro degli Esteri Alcide De Gasperi e dal Ministro degli Esteri austriaco Karl Gruber.
Successivamente il testo dello Statuto, approvato dall'Assemblea costituente italiana (incaricata di scrivere la Costituzione dell'Italia repubblicana e post-fascista), è diventato la legge costituzionale n. 5, promulgata il 26 febbraio del 1948.
Una targhetta posta al lato sinistro di chi lo guarda ricorda che il monumento a Degasperi è stato donato dalla Democrazia Cristiana alla cittadinanza trentina.
In altre parole, non fu donato né dallo Stato né dalla Regione Trentino Alto Adige né dal Comune di Trento.
Nemo profeta in Patria?
Vero, ma a 70 anni dalla sua morte si più dire che tutti gli europei (e non solo i trentini) riconoscono in lui il Padre delle autonomie di Trento e di Bolzano, dell’Italia democratica e dell’Europa Unita.
Nota: A quanto ci risulta, si tratta del più grande riconoscimento di un partito italiano nei confronti di un poroprio leader.
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