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Ricordati a Rovereto e Trento irredentisti giustiziati nel 1916

«La drammatica storia di Fabio Filzi deve portarci ad essere costruttori di Pace»

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Il maltempo non ha impedito di celebrare l’anniversario della morte di Fabio Filzi anche quest’anno. Quest’anno l’appuntamento ha visto la doppia cerimonia, a Rovereto e a Trento.
Il Sindaco Francesco Valduga ha voluto infatti rendere omaggio a Fabio Filzi nella Fossa dei Martiri del Castello del Buonconsiglio, il luogo dove fu giustiziato il 12 luglio 1916 insieme a Cesare Battisti e dove, pochi mesi prima, era stato fucilato Damiano Chiesa.
 
Un momento commemorativo particolare in occasione del dono, da parte di Paolo Crisostomi e Maria Cristina Misiti del bozzetto in gesso del busto di Cesare Battisti, opera dello scultore Giuseppe Guastalla (Firenze, 1867 – Roma, 1952), quale modello preparatorio della realizzazione in marmo collocata nel 1919 nei giardini del Pincio a Roma.
A Rovereto la cerimonia si è tenuta al chiuso, nella sala consiliare «V. Malfatti» di Palazzo Pretorio, sede del Municipio di Rovereto, dove la Vicesindaca Giulia Robol ha accolto le autorità e gli ospiti presenti, prima di procedere alla deposizione della Corona in Piazza Podestà.
 

 
«Ricordare Fabio Filzi, così come ogni anno avviene il 19 maggio per Damiano chiesa – ha detto Francesco Valduga – significa rendere onore alla loro dedizione per un ideale, una causa in cui hanno creduto fino all’estremo sacrificio. Le loro figure, con tutte le apparenti contraddizioni di giovani cresciuti in un territorio allora austroungarico ma legati alla cultura italiana, tanto da spingerli a fare una scelta che li ha portati ad un destino così atroce, ci parlano ancora oggi di una terra a cavallo tra due mondi, dove proprio la loro esperienza, a più di un secolo dalla fine di quel conflitto, ci deve portare a essere giorno per giorno costruttori di Pace».
 
La Vicesidenca Giulia Robol, a Rovereto, ha ricordato quanto «sia un momento molto importante per la comunità trentina tutta perché si onora anche la memoria di Cesare Battisti, giustiziato lo stesso giorno. La città di Rovereto è legata in modo particolare alle figure di Filzi e Chiesa, entrambi sepolti nel Sacrario di Castel Dante. Ricordare la morte di Fabio Filzi ai nostri giorni significa voler tenere viva la memoria degli ideali in cui credeva e che possono ancora oggi avere significato per le giovani generazioni: libertà, affermazione dei propri diritti, anche nel dichiarare chi non dobbiamo e vogliamo essere anche a costo al sacrificio, che è stato estremo allora ma può essere ugualmente importante anche se solamente simbolico oggi».
 

 
Mentre a Trento il Direttore del Museo Storico, Giuseppe Ferrandi, ha voluto sottolineare la complessità di figure che non possono essere semplicemente etichettate, ma che devono essere capite e contestualizzate, a Rovereto l’Avv. Mauro Bondi, Consigliere dell’Associazione Nazionale Alpini di Trento, ha ricordato Filzi quale giovane avvocato dopo la laurea in giurisprudenza a Graz. Toccante la lettura della sua ultima lettera indirizzata ai genitori e alla fidanzata, in cui si era preoccupato di rimarcare la loro estraneità e anzi contrarietà alla scelta di abbracciare la causa irredentista e la loro fedeltà (anche se non era così) all’Impero.
 
Bondi si è interrogato anche sull’impatto verso le nuove generazioni dal tragico destino che accumuna I tre martiri trentini nonostante le loro diverse età e auspica che il loro coraggioso gesto non venga mai dimenticato.
Il Presidente del Museo Storico Italiano della Guerra Alberto Miorandi ha poi ricordato l’impegno del Museo nel conservare I molti documenti donati dalle famiglie Filzi e Chiesa, un patrimonio storico valorizzato in sezioni tematiche dedicate che viene conservato e promosso in modo attivo ed analitico.

La cerimonia si è poi conclusa in piazza del Podestà, dove il trombettiere Massimo Simoncelli del gruppo ANA di Lizzana ha accompagnato il momento di raccoglimento e onore ai Caduti con le note della sua tromba. Alla cerimonia di Rovereto hanno partecipato i rappresentanti delle Associazioni Ex combattentistiche, ANA Alpini, nei vari gruppi locali, i Marinai, gli Artiglieri, l’Aereonautica militare, le Forze dell’Ordine.

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