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Dorigatti: «Molti non hanno imparato la lezione della storia»

Giornata della Memoria celebrata la sera prima dal Consiglio provinciale con il coro Bella Ciao. Per vincere l’indifferenza

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«È giusto che il Consiglio provinciale dedichi un evento come questo alla Giornata della Memoria, perché la strage degli ebrei e anche di tanti non ebrei del secolo scorso è una lezione attuale che molti ancora non hanno ancora imparato, come dimostrano i fatti terroristici di Parigi e il successo ottenuto in Grecia da una destra pericolosa come Alba Dorata.»
Con queste parole il presidente Bruno Dorigatti ha introdotto il concerto del coro Bella Ciao offerto a tutti dall’assemblea legislativa alla Filarmonica di Trento per commemorare l’Olocausto e il 70° anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz.
«Assistiamo oggi – ha proseguito Dorigatti – al ritorno del razzismo, della xenofobia, dell’antisemitismo, ma soprattutto all’indifferenza.
«Indifferenza – ha osservato – che è la culla del negazionismo contro il quale servono, più delle leggi, la cultura della tolleranza per insegnare la ricchezza delle diversità.»
«Di fronte all’attacco sferrato in Francia alla democrazia – ha concluso il presidente – non dobbiamo arretrare neanche di un millimetro e trasformare quella di domani in una giornata della conoscenza.
«Per dimostrare che una matita è più potente di un fucile, e riaffermare i grandi diritti umani e civili conquistati con la Resistenza, da chi ha combattuto per la libertà.»
 
I canti delle due guerre e del ventennio, con un omaggio alle donne.
Sono stati 14 i canti eseguiti dai 28 elementi del coro Bella Ciao e spiegati dal presidente del gruppo, l’ex assessore Ottorino Bressanini.
Un percorso che dalla Grande Guerra (Monti Scarpazi, O Gorizia tu sei maledetta, Katzenau) è passato attraverso il ventennio nazifascista (E quei briganti neri, Sul ponte fiume Sangro), le lotte del movimento partigiano (E io ero Sandokan, Veniamo da lontano, Fischia il vento, Bella ciao) per arrivare alla seconda guerra mondiale vista – questa la particolarità della serata – con occhi femminili (Sebben che siamo donne, Quando Dio creò la donna, Le ragazzi di Auschwitz).
Infine, Ribelli per amore e Non maledire questo nostro tempo, con replica finale di Bella Ciao.

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