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La cartina storica del Trentino coi luoghi della memoria

Presentata a Praga all’istituto di cultura, presente l’Ambasciatore italiano

È stato l’Istituto Italiano di Cultura di Praga ad ospitare la presentazione ufficiale della cartina geografica dell’amicizia ceco-trentina realizzata a cento anni di distanza dalla drammatica odissea di migliaia di abitanti costretti a sfollare nei territori oggi della Repubblica Ceca.
«Kde domov Muj?» - Dov’è la mia Patria è il titolo della nuovissima opera che propone un itinerario tra luoghi che ricordano la Repubblica Ceca nel Trentino meridionale (Valle di Ledro, Alto Garda, Valle di Gresta, Vallagarina e Valle del Chiese) per la presenza di nomi di strade e piazze, di cippi o di monumenti a memoria dei legionari cecoslovacchi morti in queste zone durante la prima Guerra Mondiale.
 
Le celebrazioni per il centenario della rappresentanza italiana a Praga e dell’avvio delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi si arricchiscono di una nuova iniziativa, all’insegna dell’amicizia e della collaborazione tra i popoli ha detto l’ambasciatore d’Italia in Repubblica Ceca, Francesco Saverio Nisio (foto a pié di pagina), parlando dell’itinerario geografico che riunisce un «sentiero della memoria» capace di ripercorrere oltre un secolo di storie dal crollo dell’Impero asburgico ad oggi.
Il sindaco di Ledro Renato Girardi ha ricordato come la storia si arricchisca oggi di un nuovo importante tassello nel rapporto di amicizia tra la Valle di Ledro e 150 Comuni della Boemia e Moravia che oltre cento anni fa ospitarono oltre 3.500 miei concittadini.
 
Giuliano Pellegrini, presidente dell'associazione culturale Amici della Boemia e della Moravia, ha evidenziato come «dopo un periodo di diffidenza iniziale dovuta soprattutto alle difficoltà di comunicazione, i ledrensi furono amorevolmente accolti e ospitati dalle popolazioni locali con cui man mano instaurarono legami di amicizia che sono ancora oggi molto saldi».
La nuova cartina permetterà ai numerosi turisti della Repubblica Ceca in vacanza in Trentino di individuare e visitare i cosiddetti Luoghi della memoria grazie ad un itinerario di 18 tappe, che parte da Pieve di Bono e si conclude a Mattarello, alle porte di Trento: dalla lapide a memoria del legionario Josef Sobotka alla targa commemorativa posta a ricordo dei 1.300 sfollati di Mattarello e Valsorda.
 
«Sono nove i momenti significativi in Valle di Ledro dove negli ultimi anni abbiamo visto un significativo aumento delle presenze di ospiti Ceki, – spiega Maria Demadonna, presidente del Consorzio Turistico. – Piazza Millin a Tiarno di Sopra, Via Vsen a Tiarno di Sotto, Via Chynava a Bezzecca, Piazza Novy Knin a Locca, la Casa delle Associazioni Bustehrad a Lenzumo, il Birrificio artigianale Leder, il l Parco Giochi Doksy e Via Pribam a Pieve di Ledro, per concludere con Via Ptice a Mezzolago.
Di grande impatto emotivo e storico sono due luoghi dedicati al Legionari cecoslovacchi: il sentiero loro dedicato tra Nago - Malga Zures e Doss Alto e il Sacrario militare di Castel Dante a Rovereto (legato al Museo storico italiano della Guerra, che custodisce numerosi significativi reperti del primo Conflitto bellico) dove si trovano le salme di oltre 20.000 soldati appartenuti agli eserciti italiano, austro-ungarico e alla legione cecoslovacca.


 
Nella cartina sono poi riportate le indicazioni relative al Monumento al legionario Alois Storch a Riva del Garda, la statua di San Venceslao e via Legionari cecoslovacchi ad Arco, il Monumento ai Legionari cecoslovacchi a Prabi di Arco, il Cippo a ricordo del Comune di Svarov e Ptice a valle San Felice e la targa commemorativa dei Legionari cecoslovacchi a Brentonico.
 
«La Valle di Ledro – è stato evidenziato nella cerimonia a Praga – è infatti particolarmente legata alle terre boeme con le quali esiste un solido rapporto di amicizia dovuto all'ospitalità offerta alle popolazioni italiane in occasione dell’esodo avvenuto nel corso della prima guerra mondiale, quando l’Impero Austroungarico il 22 maggio 1915 ordinò e attuò in ventiquattro ore l’evacuazione dell’intera Valle trasportando con treni e carri bestiame la popolazione civile (circa 3.500 persone) e distribuendola in centocinquanta comuni boemi e moravi.
All’incontro hanno preso parte numerosi ospiti tra cui il Nunzio apostolico Charles Daniel Balvo, il sindaco di Ledro Renato Girardi, la presidente del Consorzio Turistico Maria Demadonna, il sindaco di Novy Knin, Tomas Havlicek, in rappresentanza dei sindaci boemi dei comuni gemellati e il presidente dell'Associazione degli amici di Ledro Jaroslava Otipková. L'ex presidente della Camera dei deputati, Miroslava Nemcová, ha inviato un messaggio di saluto.
 
L’iniziativa, promossa dall’Associazione amici della Boemia e della Moravia con la collaborazione dell’Ambasciata d’Italia, dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga, del ministero degli Esteri della Repubblica Ceca e dell’ambasciatore ceco in Italia Hana Hubacková, rientra in un quadro più ampio di attività realizzate nel corso degli ultimi anni.
Nel 2009 è stato inaugurato il monumento in ricordo dei morti italiani in Boemia collocato presso il santuario di Svatá Hora a Príbram, mentre nell’aprile 2012 è stata presentata all’Istituto Italiano di Cultura di Praga l’esposizione fotografica «Boemia mia» che narra con foto e documenti la storia dell’esodo italiano; la mostra itinerante ha poi fatto tappa in molte città ceche, a Müllheim in Germania e lo scorso autunno a Parigi.
 
La cartina era già stata presentata a fine settembre in valle di Ledro al Qbo del Museo delle palafitte alla presenza dell’ambasciatrice della Repubblica Ceca in Italia Hana Hubackova, affiancata dall'addetta culturale dell'ambasciata Karin Pavone.

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