Trent'anni fa veniva abbattuto il Muro di Berlino
Il significato da consegnare alla storia è che il 9 novembre 1989 finiva la Guerra Mondiale del Secolo Breve
La data del 9 novembre è l’anniversario della caduta del Muro di Berlino.
Tanti i significati di quell’evento. Il più importante è che la Germania ha finalmente potuto riunificarsi a 44 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Il secondo è indubbiamente legato alla fine dell’ideologia comunista. La Cortina di Ferro è crollata quando Michail Gorbačëv, il più grande uomo generato dalla Russia Contemporanea, ha posto fine alla Guerra Fredda dissolvendo l’Unione Sovietica.
Il terzo rappresenta il più importante passo fatto dall’Unione Europea. Senza la riunificazione delle due Germanie non ci sarebbe mai stata la UE. Quindi anche Gorbačëv può essere considerato a tutti gli effetti un «Costruttore d’Europa», sia pure indirettamente, al quale consegnare il Premio Degasperi.
In realtà, la data del 9 novembre 1989 può però essere considerata a tutti gli effetti la fine della grande guerra mondiale che ha sconvolto l’Antico Continente dal 1914 per 75 anni, quasi tre quarti del XX Secolo.
Già gli storici iniziano a definire «Guerra dei trent’anni» l'insieme delle due guerre mondiali, perché la Seconda è stata certamente generata dalla Prima, il cui stolto trattato di pace ha posto le basi all’avvento di Hitler e il conseguente secondo conflitto.
La fine della Seconda Guerra ha visto l'affacciarsi sulla scena mondiale del comunismo di Stalin, nato con la Rivoluzione Russa, a sua volta generata dalla Prima Guerra.
Per riunificare l’Europa dopo 60 milioni di morti provocati dalle guerre avvenute - non dimentichiamolo - nel cuore della civiltà mondiale, è dovuto crollare anche il comunismo.
GdM
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