L'impronta di Dini Ciacci a «La biblioteca del diavolo»
Riuscito lo spettacolo de l’Associazione J.Futura nel Nuovo Teatro di Pergine
Nato da un’idea di Isabella Turso e David Riondino, con l’apporto di Maurizio Dini Ciacci per la selezione dei testi da collegare al Concilio d’amore (rielaborato da Giuseppe Calliari) di Oskar Panizza, il progetto si è arricchito dei virtuosismi di Bertagnin al violino e delle improvvisazioni sempre diverse di Silvio Cattani.
La serata è risultata così particolarmente intensa e varia nelle atmosfere e nelle sensazioni infuse nel pubblico sensibile.
Efficacissimo l’apporto del versatile attore Riondino, valido improvvisatore, comunicatore, che sul palco si aggira con naturalezza, dando sempre un tocco personale.
Si è dato anche da fare prima nella rielaborazione dei testi, così da renderli più vicini al pubblico, per lui una mission importante.
Sapiente l’uso delle luci che insieme alla musica collaboravano a rendere le atmosfere cangianti.
Un fantasioso gong rievocato da coperchi e mestoli introduceva i versetti dal Concilio, mentre sugli spezzoni cinematografici il Cattani questa volta effettuava delle retroproiezioni con disegni da lui elaborati ad hoc (nella prima a Fiera di Primiero invece dipingeva su un telo davanti allo schermo).
Le musiche della Turso e del Dini Ciacci, tratte dal recente CD ALL Light in distribuzione, dal sapore classico ma con ambientazione jazz-pop hanno intrecciato un ottimo equilibrio con immagini e parole.
Il grande violinista Glauco Bertagnin ha eseguito con intensità e puntualità, con la notevole professionalità che lo contraddistingue, sia i brani della pianista che i due pezzi di Tartini, in apertura e chiusura.
Ma forse, ciò che più ha decretato il successo della proposta è stato l’affiatamento, il rapporto umano tra i protagonisti, ai quali il pubblico ha elargito calorosi applausi.
Prossima replica in Trentino al MUSE il 18 novembre.
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