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Bilancio positivo per il trentino ospite di «Identità Golose»

Ottimo il riscontro per i produttori trentini, che hanno potuto incontrare buyer e media nella tre giorni milanese dedicata ai sapori e ai prodotti tipici

Diecimila presenze e circa 900 giornalisti e blogger confermano la tre giorni milanese quale momento strategico nella promozione del territorio trentino e dei suoi prodotti.
Diecimila presenze e 900 accrediti stampa fra giornalisti e blogger.
Bastano questi due dati per sottolineare la riuscita di «Identità golose», la tre giorni milanese dedicata ai sapori e ai prodotti tipici, nella quale il Trentino è stato protagonista quale regione «ospite» con un proprio stand istituzionale e seminari dedicati alle eccellenze enogastronomiche di casa nostra.
 
I numeri sono significativi e fanno segnare, rispetto all'edizione 2011, un più 30% sia in termini di pubblico sia in termine di aziende, circa diecimila presenze (l’anno scorso erano state 7.500), quasi 900 giornalisti e foodblogger italiani e europei, oltre 80 espositori e 80 relatori contro i 18 della prima edizione. Senza dimenticare una rassegna stampa di oltre 400 articoli pubblicati da giornali, mensili, siti internet, solo per quanto riguarda la presentazione dell'evento.
Una vetrina di primo livello, soprattutto perché dedicata in primis agli «addetti ai lavori», che il Trentino ha saputo sfruttare al meglio, ospitando, tra gli altri, prestigiose «firme» della stampa enogastronomica.
 
Nello stand istituzionale, messo in campo da Trentino Marketing, sono state accolte centinaia di persone con alcuni volti «noti» del settore, riconosciuti a livello internazionale, che hanno potuto gustare le eccellenze della nostra terra, avvicinandosi anche alla loro storia.
Un ruolo di rilievo hanno occupato i produttori, come il Trentodoc di Ferrari F.lli Lunelli e Cavit, l’Olio extravergine d’Oliva del Garda Trentino della ditta Toniolli, trote e salmerini di Trota oro, il miele di Mieli Thun, la pasta del Pastificio Felicetti, le erbe selvagge di Primitivizia, l’aceto di Pojer e Sandri, che sono «scesi in campo» con propri stand, dialogando con il pubblico
 
«Era il nostro ottavo anno qui, siamo diventati punto di riferimento per la tavola creativa, per l’innovazione – ha detto Paolo Marchi, organizzatore dell'evento – Le difficoltà economiche spingono a cambiare, a re-inventarsi».
Per questo «Identità» diventa sempre più un appuntamento imprescindibile per il settore.
 
Significativo per il Trentino il momento di incontro con gli chef del territorio: Paolo Donei, Alessandro Gilmozzi, Alfio Ghezzi e Daniel Facen hanno presentato, davanti ad un pubblico attento, piatti e ricette creative e tradizionali che non solo rappresentano eccellenze enogastronomiche, ma confermano una volta in più come i prodotti tipici diventino una carta d'identità importante per il territorio ed, in ultima istanza, una ricchezza imprescindibile dal punto di vista turistico.
Il Trentino, dunque, punta molto sulla propria enogastronomia di montagna, sulla genuinità dei propri prodotti, sulla sicurezza alimentare delle proprie produzioni, come è emerso chiaramente anche nel seminario «Bianchi estremi del territorio» di ieri pomeriggio, condotto da Fabio Piccoli, esperto di bollicine, e incentrato sui formaggi, erbe e miele, quali prodotti genuini di malga.

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